Attesa inconsueta
Data: 31/08/2019,
Categorie:
Etero
Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu
... con le mani unite gli accarezzai il cazzo premendolo sul suo ventre e restando ferma per un po’, nascondendolo tutto sotto le mani. Lo sentivo ingrandirsi rapidamente, finché le mani non poterono più contenerlo, in questo modo lo lasciai libero di svettare verso l’alto, ma lo tenevo sempre con le due mani appoggiato alla sua pancia con il glande in alto. Lo inondai con il bagno schiuma rovesciandoglielo sopra dalla punta e cominciai a lavarlo meticolosamente: le palle a una a una ben sotto, con le mani alternativamente andavo dietro a raggiungere il suo ano e insinuandomi con il dito medio in mezzo al solco dei glutei. Quando facevo così, il suo cazzo libero delle mie mani saltava verso l’alto da quanto era duro. Poi cominciai a occuparmi di quell’asta che stava di fronte ai miei occhi e dopo averlo di nuovo innaffiato con il bagno schiuma, lo afferrai con entrambe le mani e cominciai a muoverle avanti e indietro. Le mani scivolavano con facilità aiutate da quel sapone, io m’accorgevo che doveva piacergli molto, perché Gustavo ansimava e il suo cazzo era gonfio ed eretto, dopo feci in modo che si liberasse dalla schiuma, glielo appoggiai al ventre e ci passai sopra la lingua dal basso in alto, e quando raggiunsi la punta incrociai lo sguardo di Gustavo.
Tutto questo fu un’ulteriore esortazione, un aggiuntivo incoraggiamento per me, in tal modo cominciai così a leccarglielo su e giù, poi me lo misi tra le labbra piegando leggermente il viso. La mia bocca muovendosi lo ...
... teneva premuto sul ventre, mi fermai un istante sul prepuzio e lo succhiai con cupidigia. Era stupenda la sensazione di quel cazzo tra le labbra, di Gustavo che mi guardava e dell’acqua che scivolava sulla mia faccia. Ansimavo anch’io, così cominciai anche a masturbarmi con una mano piena di schiuma. L’altra mano invece stringeva forte adesso il suo sesso. Ne misi la punta sulle labbra, portai anche quella mano a unirsi all’altra per toccarmi meglio e con un movimento deciso me lo affondai in gola premendo forte. Certamente, in quel frangente, ricordo d’avermelo infilato in quel modo in fondo, perché lo avevo distintamente avvistato in maniera spiccata negli spezzoni di qualche cortometraggio porno.
Per un attimo mi sembrava di soffocare, tuttavia resistevo, poi lo lasciavo uscire, in quanto questo modo di farlo mi procurava grande piacere e una salivazione nuova e abbondantissima. Adesso, quando lo facevo uscire, la mia saliva restava attaccata al suo cazzo e alla mia bocca, dal momento che percepivo che lui mi stava guardando eccitatissimo. Non ce la facevo più, perché due, tre, quattro spinte forti e il primo schizzo di sperma raggiunse la mia gola, mentre non era del tutto in bocca: subito m’infilai il cazzo dentro per sentire tutti i getti caldi e densi. Quando i getti finirono avevo la bocca piena, la aprii leggermente sempre tenendoglielo in bocca risalendo lentamente verso la punta, intanto che lo sperma colava giù lungo il suo cazzo fino alle palle. In conclusione ci ...