Oh mamma, dolce mamma!
Data: 30/08/2019,
Categorie:
Tabù
Maturo
Autore: kazzoduro, Fonte: xHamster
... capirlo perché riprese a carezzarmi la testa dicendomi di rilassarmi.
Stai tranquillo, mi disse, non essere così teso. Non c'è nulla di male se ce ne stiamo un po' al calduccio tu ed io. Sono tua madre e so bene come siete voi giovanotti. Non mi da fastidio sentire il tuo coso, anche se è duro.
Così mi rilassai e lasciai che il mio cazzo duro, coperto solo dal sottile tessuto del pigiama, premesse liberamente contro il suo fianco nudo.
Mi rilassai talmente tanto che il mio viso a poco a poco affondò sempre di più nel suo seno e mentre lei continuava a carezzarmi dolcemente la testa, la mia mano si appoggiò sulla sua pancia nuda ed iniziai a massaggiargliela.
E' piacevole stare così, mi sussurrò, mi piace farmi massaggiare la pancia. Hai un tocco delicato.
Le sue mutandine dovevano essere davvero minuscole perché scendendo con la mano potei sentire l'attaccatura del pelo e, visto che lei non protestava, mi soffermai in quella zona.
Con l'altra mano intanto avevo raggiunto le sue cosce ed iniziai a massaggiarle anche quelle.
Ora la mamma aveva smesso di carezzarmi la testa e teneva gli occhi chiusi. Si stava godendo il massaggio e notai che il suo respiro si era fatto leggermente più pesante. Notai anche, cosa che fece dare al mio cazzo un ulteriore guizzo di vitalità, che sotto le lenzuola aleggiava un piacevole odore di femmina, un buon sentore di figa, come se la mamma si stesse bagnando.
A mano a mano che proseguivo nel mio massaggio sentivo il suo ...
... respiro farsi sempre più affannoso e crescere quel profumo di figa, nel frattempo mia madre aveva divaricato le gambe ed intuii che desiderava farsi massaggiare l'interno delle cosce.
Fingendo di non farlo apposta sfiorai con le dita le sue mutandine e mi accorsi che erano umide.
La mamma stava dunque godendo e quel pensiero mi colpì come una folgore; dovetti fare ricorso a tutta la mia forza di volontà per non strapparle mutandine e reggiseno e continuare invece quel casto massaggio.
Non so se la feci venire; se venne lo fece in silenzio, senza farsene accorgere. So solo che alla fine di quel massaggio avevo il cazzo duro da scoppiare, le palle doloranti ed il pigiama tutto bagnato dalla bava che era colata dal mio cazzo.
Girandosi verso di me lei se ne accorse.
Hai il pigiama bagnato, mi disse a bruciapelo, sei per caso venuto?
No, mamma, cosa dici!
Eppure il tuo pigiama è tutto bagnato, lo sento. E' colpa mia, mi dispiace, ti ho fatto eccitare. Non ti fa bene stare così.
Dai, mi disse, dopo qualche secondo dandomi un bacio affettuoso sulla fronte, adesso la tua mamma ti da una mano.
E così dicendo scostò d'un colpo lenzuola e coperte e mi abbassò i calzoni del pigiama.
Non puoi stare in questo stato, disse guardando il mio cazzo duro che, finalmente libero, svettava davanti al suo sguardo.
Fai tu o faccio io? mi domandò.
La guardai ammutolito.
Va bè, allora faccio io.
Seduta sul letto a gambe incrociate mamma mi tirò una sega, la ...