1. Oh mamma, dolce mamma!


    Data: 30/08/2019, Categorie: Tabù Maturo Autore: kazzoduro, Fonte: xHamster

    ... verso le sue cosce – mia madre ha ancora due gambe stupende, lunghe e snelle – mi ha bloccato.
    
    Basta così, ha detto, è meglio che vada.
    
    Quando sono andato in bagno ero talmente eccitato che prima di farmi la barba e la doccia ho dovuto spararmi una sega facendomi una lunghissima sborrata nel lavandino e per tutto il giorno non sono riuscito a togliermi dalla mente quei pochi attimi di intimità con la mamma.
    
    Il giorno seguente dovevo fare il turno pomeridiano in carrozzeria, così mi sono svegliato più tardi e quando mamma è venuta a portarmi il caffè mi disse che mio padre era già uscito.
    
    Si era già lavata e vestita e invece di porgermi la tazzina ed andarsene come faceva di solito, si sedette sul bordo del mio letto.
    
    Quando eri piccolo ti piaceva tanto dormire con me, mi disse mentre sorbivo il mio caffè, e quel fesso di tuo padre era geloso perché tu ti addormentavi sul mio seno. Ti piacevano le mie tettone!
    
    Se è per questo mi piacciono ancora, dissi d'impeto.
    
    Lei si mise a ridere.
    
    Non fare il cretino, mi apostrofò.
    
    Mi guardò sorseggiare la bevanda calda e quando le porsi la tazzina vuota fece per andarsene, poi ci ripensò.
    
    Oggi vai più tardi al lavoro, mi disse con uno strano sorriso sulle labbra, stiamocene un po' al calduccio tu ed io. Dai, fammi posto.
    
    E, senza attendere la mia risposta, si sfilò il vestito e con solo il reggiseno e le mutandine si infilò sotto le coperte al mio fianco.
    
    Il mio letto è ad una sola piazza ed in due ci ...
    ... si sta stretti, per cui fu inevitabile che i nostri corpi fossero in contatto.
    
    Si sta bene qua sotto, disse tirandosi le coperte sotto la gola, oggi fa un freddo cane.
    
    Il mio bambino, mi disse carezzandomi la testa, mi piaceva tanto tenerti stretta a me. Peccato che tu sia cresciuto.
    
    Si era girata dalla mia parte e sentivo il suo alito caldo e profumato, e l'odore buono e femminile del suo corpo arrivarmi alle narici. Quasi senza accorgermene spostai la testa ed andai ad appoggiarla istintivamente sul suo seno, che il reggiseno lasciava per metà scoperto.
    
    Così, bravo, mi disse lei carezzandomi dolcemente i capelli, come quando eri piccolo.
    
    Si, però adesso ero grande, e dentro il pigiama avevo un'erezione da fare paura. Sperai che non se ne accorgesse.
    
    Vieni più vicino, stringimi, mi disse poi, ho bisogno di calore.
    
    Feci come mi aveva chiesto e a quel punto fu inevitabile che lei si accorgesse del mio cazzo duro che, attraverso il cotone del mio pigiama, premeva contro il suo fianco nudo.
    
    La vidi fare una faccia strana e di colpo si scostò un poco da me, ma subito dopo riprese la posizione iniziale, col mio cazzo contro il suo fianco.
    
    Ah, il mio bambino è cresciuto, la udii mormorare, accidenti se è cresciuto.
    
    Confesso che stavo parecchio sulle spine e avevo il corpo teso come una corda di violino. Da una parte non mi pareva vero di averla nel mio letto in reggiseno e mutandine, dall'altra avevo paura di farmi una figura di merda.
    
    Lei dovette ...