Il monco
Data: 14/03/2018,
Categorie:
Etero
Autore: stinf, Fonte: Annunci69
... andato subito a quel moncherino nella mia figa e mi sono sentita un brivido in mezzo alle gambe, le battute sono continuate, il monco era un calabrese molto simpatico. Poi si sono avvicinati altri tre guardoni, allora lui mi ha chiesto se andavamo a scopare da qualche altra parte, io ci ho pensato un po’ su, il mio pensiero è andato al moncherino, poi ho aperto la porta e l’ho fatto salire,
_ “Dove andiamo”.
_ “Che ne dici del cimitero di Moncalieri a quest’ora oltre ai morti non c’è nessuno”.
Avevo già scopato lì al Valentino con un vecchio amico, ma mai mi ero appartata con uno sconosciuto, il cuore mi batteva forte ed ero molto eccitata, l’adrenalina aumentava. Ci siamo avviati e dopo alcuni chilometri mi sono accorta che una macchina ci seguiva, non mi sono preoccupata anche perché a quell’ora le strade erano deserte e la macchina era solo una. Arrivati sull’ampio piazzale ci simo messi molto in disparte sotto alcuni alberi, eravamo praticamente invisibili dalla strada. Il monco mi ha infilato subito la mano tra le tette, io mi sono tolta la camicetta e sono rimasta a torso nudo, allora lui mi è venuto addosso e si è messo a leccarmi il seno e a mordicchiarmi i capezzoli. Poi ho sentito che infilava il moncherino tra le mie gambe, io le ho allargate e lui si è messo a strusciarlo sulle labbra della mia vagina già abbondantemente bagnata dal precedente ditalino e dall’eccitazione.
Sentirmi quel “coso” che mi rovistava ha aumentato la mia eccitazione a ...
... dismisura, avrei voluto veramente che me lo infilasse in figa, volevo vedergli il cazzo e prenderlo in bocca ma eravamo scomodi, sono scesa dalla macchina e sono andata dal lato passeggero, il monco si è tolto i pantaloni ed è rimasto seduto con i piedi fuori dalla macchina con il cazzo bello duro. Io mi sono inginocchiata a terra e ho preso il cazzo in bocca, aveva un buon gusto di pulito ed era ben profumato, ho iniziato un bel pompino leccando la cappella e scendendo con la lingua sui testicoli, ma dopo un po’ lui mi ha spinta via.
_ “Ti voglio scopare e poi farti sentire il mio moncherino”.
Avevo un plaid sul sedile posteriore, l’ho preso e l’abbiamo steso nell’erba, mi sono tolta la gonna e sono rimasta completamente nuda, il monco mi ha fatto stendere a terra e poi si è coricato tra le mie gambe ed ha appoggiato le labbra sulla mia figa, con la lingua si è fatto strada fino al buco e mi ha leccato per bene raccogliendo i miei umori, poi è risalito al clitoride, l’ha risucchiato nella sua bocca leccandolo e mordicchiandolo, io non ho resistito molto, mi sono pizzicata i capezzoli, ho raggiunto l’orgasmo e sono partita.
Quando ho finito di godere e di sussultare, mi sono seduta ed ho visto poco distante uno dei guardoni che c’era al Valentino, doveva essere quello che avevo notato che ci seguiva con la sua macchina, era lì con il cazzo in mano che se lo menava, era bello vecchio avrà avuto una settantina d’anni e il cazzo non era del tutto duro. Anche il monco l’ha visto ...