Phil, l'amante del guardare
Data: 27/08/2019,
Categorie:
Tradimenti
Autore: Zindo, Fonte: Annunci69
... fiancheggiato da due bordi di alte e fiorite piante di margherite; bordure che vennero salvaguardate con molta attenzione durante l'esecuzione dei lavori.
“Villa Margherita” era una delle tante case costruite nelle campagne negli anni del boom economico, di quelle cosiddette “a struttura semplice”, cioè con accesso direttamente su un corridoio centrale ed una serie di stanze a destra ed a sinistra del corridoio, di solito le prime due erano uno la cucina e l'altra il salottino, le altre erano stanze da letto. Il bagno era ricavato nella parte finale del corridoio. Nel fabbricato ereditato da Phil le stanze, tutte molto grandi, erano ben sei. La classica destinazione a sala e cucina delle prime due ed a stanze da letto le altre quattro.
Con le modifiche apportate da Phil e Gastone non ci furono molti cambiamenti esterni, e furono minimi quelli interni: abbattimento della prima parte del corridoio così da realizza con la parte “smurata” e le due stanze già adibite a sala ed a cucina, un unico grande locale al quale si accede direttamente dall'esterno con la superficie ripartita virtualmente a zone (ingresso, soggiorno, pranzo, angolo cottura) senza pareti reali. Dentro ognuna delle quattro stanze è stato realizzato un bagno; nel preesistente bagno è stato realizzato un locale guardaroba. Il restante corridoio è rimasto tale e delimitato da una porta di separazione tra l'ampio locale della zona giorno e le quattro stanze della zona notte.
Ma chi se ne frega di come è ...
... fatta la casa, dirà qualcuno:
Invece no, perché manca il particolare più interessante. Rileggete la nuova struttura della casa e sarà evidente che ora il corridoio non ha più luce, è sempre buio.
Pardon, dovrebbe essere senza luce e sempre al buio se, di concerto tra loro, i nostri bravi protagonisti, Phil e Gastone, non avessero avuto l'idea di realizzare quattro strette ma alte fessure, larghe meno di trenta centimetri ed alte quasi quanto l'intera parete, su ciascuna delle pareti che separano il corridoio dalle stanze. “Questo perché -direbbe Gastone l'architetto- la luce che arriva dall'esterno nelle stanze si diffonda anche nel corridoio dandogli la necessaria luce”.
Phil darebbe un altra spiegazione. Non a caso è stato lui a volere che quelle fessure o simil finestre che dir si voglia fossero chiusi non con vetri normali ma quelli detti “One-way mirror” o a “Specchio unidirezionale”. In pratica quei vetri che consentono di far passare la luce e le immagini dalla parte più luminosa a quella più scura ma non in direzione contraria, tanto che dalla zona più scura sembrano vetri del tipo affumicato tra il verdognolo ed il marrone, invece dalla parte più luminosa si presentano come specchi. Ecco perché Phil direbbe “Così stando nel corridoio a luce spenta si vede comodamente quanto succede nelle stanze se queste sono illuminate” e poi preciserebbe anche “ecco perché nelle quattro stanze sono state messe anche delle lampade crepuscolari, di quelle che si accendono ...