1. Capitolo 7 – La mia storia con una donna sposata


    Data: 25/08/2019, Categorie: Erotici Racconti, Racconti Erotici, Etero Autore: Giangi, Fonte: RaccontiMilu

    ... pressione, in modo che io spingessidi più. Cacciò un urlo di piacere:
    
    “Ahhhhhhhhhh vengoooooooo!”
    
    Gli occhi si girarono all’in su e dei fiotti di liquido mi lavarono il cazzo che era parzialmente dentro alla sua figa. Si riprese dopo qualche minuto; allora glielo infilai dentro e ripresi a scoparla, dopo qualche colpo venni anch’io sulla pancia di Cristina. Restammo così per qualche minuto intanto ci baciavamo e coccolavamo. Poi doccia tutti e due insieme. Ci rivestimmo e poi ci sedemmo sul divano e Cristina iniziò a parlarmi:
    
    “Vedi GianLuca questo periodo di tua assenza mi ha fatto riflettere sul nostro rapporto ….”
    
    Dopo queste parole incominciai a sbiancare, il mio cuore aveva un battito accelerato, mi era venuto il nodo alla gola che tentavo di deglutire ma non scendeva nulla.
    
    “E devo dirti una cosa molto importante ….”
    
    Mi guardò con gli occhi lucidi e vidi che si stava commuovendo e credo che anche i miei occhi lo fossero altrettanto, restò ferma ammutolita e deglutiva continuamente nella speranza di far scendere il nodo che aveva in gola. Con le labbra tremolanti, con un filo di voce rotta dall’emozione mi disse:
    
    “Hai capito quello devo dirti?”
    
    Emozionatissimo e con un filo di voce replicai:
    
    “No! Ma abbi il coraggio di dirmi le cose in faccia!
    
    Ci guardammo negli occhi, Cristina abbassò lo sguardo, e si mise a piangere e mi disse:
    
    “Mi sono perdutamente innamorata di te Gianluca!”
    
    Il volto lasciava trasparire un senso di liberazione ...
    ... come se si fosse tolta un enorme peso dalla coscienza; io non stavo più nella pelle e mi misi a piangere dalla contentezza e dissi:
    
    “Anch’io mi sono follemente innamorato di te Cristina!!! E’ da tempo che volevo dirtelo ma non sapevo come l’avresti presa ….”
    
    C’abbracciammo, sentivo le sue lacrime scendermi sul collo. Poi Cristina mi prese il volto tra le sue mani e mi disse:
    
    “Stupido! E come credi che mi sarei sentita ….”
    
    S’asciugò le lacrime e iniziò a raccontare:
    
    “Mi sei subito piaciuto fin dalla prima volta che ti vidi a casa di Susanna quando organizzò la festa. Quando ci siamo messi a parlare in giardino a casa di Susanna mi hai affascinato con i tuoi modi e i toni da vero gentleman. Il giorno dopo chiamai la mia amica Susanna perché volevo sapere tutto su di te; se avevi la fidanzata, che lavoro facevi, dove abitavi ecc … Chiesi consiglio a Susanna come rivederti e allora organizzai la festa a casa mia; ma non era la festa del mio compleanno! La serata l’ho architettata per poterti rivedere e stare un po’ con te. Poi quando ti ho visto in città quella mattina mi son detta che non dovevo lasciarti scappare mai più e il destino ha fatto il resto.”
    
    Asciugai ancora le lacrime che erano scese durante il racconto e c’abbracciammo ancora. Per calmarci dalle intense emozioni, appena passate, ci volle diverso tempo. Poi di comune accordo andammo a festeggiare la nascita del nostro amore in ristorante. Ci vestimmo; io indossai giacca e cravatta mentre Cristina ...
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