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Capitolo 7 – La mia storia con una donna sposata
Data: 25/08/2019, Categorie: Erotici Racconti, Racconti Erotici, Etero Autore: Giangi, Fonte: RaccontiMilu
... messaggio dicendo che era andata in palestra e dall’estetista e per tale motivo non mi aveva risposto. Per quanto riguardava la trasferta di suo marito Francesco non sapeva dirmi nulla; ma sicuramente la sera stessa mi avrebbe detto qualcosa di più preciso. Dopo cena finalmente arrivò la tanto sospirata telefonata di Cristina: “Ciao tesoro ….” dissi “Allora, parte domani mattina per la Norvegia e sta via quindici giorni.! “ Wow così tanto!?!” risposi “Sì e ti voglio qui per tutti i quindici giorni ….” “Ma questo è scontato …” risposi Proseguimmo la telefonata parlando di che cosa avremmo potuto fare io e lei in quelle due settimane e poi Cristina mi disse: “Possiamo andare in montagna!” “Tesoro non ho molti capi d’abbigliamento adatti per la montagna … Anzi praticamente nessuno ….” dissi “Non ti preoccupare, a quello ci penso io!” Terminammo la telefonata, ero alquanto galvanizzato e su di giri; mi resi conto che iniziavo a desiderarla ma ancora non osavo dirglielo in quanto temevo di rovinare tutto. Ci volle più di un’ora per tranquillizzarmi e poi andai a letto. Il giorno dopo mi svegliai e dissi a mia madre che alla sera non sarei tornato a casa in quanto mi sarei fermato a dormire fuori casa anche per i prossimi 15 giorni. Andai a lavorare pensando all’incontro con Cristina; ero poco concentrato e poco produttivo e fu così per tutto il giorno. Terminate le mie ore di lavoro andai da Cristina; il portone era già aperto e così parcheggiai ...
... l’auto in garage e salii le scale. Lei era in cima alla scala che m’aspettava vestita con una vestaglia in raso blu notte chiusa da una cintura in vita. I lembi della vestaglia erano poco accavallati e quindi ogni volta che si muoveva s’aprivano facendo vedere le gambe affusolate e muscolose. Ma che spettacolo che era!!! Ci baciammo appassionatamente; le nostre lingue roteavano nelle nostre rispettive bocche e con una mano incominciai ad accarezzare i fianchi di Cristina. Scoprii ben presto che sotto quella vestaglia era completamente nuda. Ci sedemmo sul divano e slacciai la cintura che teneva chiusa la vestaglia. Mi apparve il corpo nudo di Cristina in tutto il suo splendore; si era fatta da poco la doccia e la pelle era profumatissima ed molto morbida. Iniziai a baciare il seno e con l’altra mano stimolavo l’altro capezzolo. Il respiro di Cristina si fece più accelerato e affannoso. Mi prese la testa tra le mani e me l’alzò baciandomi poi mi disse: “Tesoro ti voglio dentro ora!” Non me lo feci ripetere due volte tirai fuori il cazzo dai pantaloni e glielo infilai d’un sol colpo. La figa era già molto bagnata e non feci nessuna fatica ad entrate. Cristina cacciò un urlo di piacere: “Ahhhhhhh Sììì!!!! … Non mi ricordavo più quando fosse bello far l’amore con te tesoro! … Continua così!” Iniziai a scoparla con un ritmo serrato; il bacino e le palle sbattevano contro il suo sedere e Cristina per aumentare i colpi mi posele mani sul mio sedere, esercitando ...