Ultimo scorcio di grazia - Racconti Erotici

Ultimo scorcio di grazia

... l'indice e il medio trovano il clitoride. A quel punto, penso che deve essere talmente fradicia, che può sentire i suoi succhi scorrere verso il culo. Culo che non ho avuto modo di vedere.

Con la lingua circuisce il capezzolo a cui ha dato martirio. Sono sbalordito. I miei occhi riescono a farmi notare il sottile filo di saliva che tiene legata la bocca a quel capezzolo.

Mi riprendo e torno a concentrarmi a ciò che sta facendo alla sua fessura madida di liquidi. Infatti, è lì che cede il passo a dita furiose che la posseggono nel modo più opprimente possibile. Le amplificano le sporgenze e permettono all'orgasmo di sortire fuori una volta per tutte.

Con sorprende fluidità, ruota i fianchi per spremere e asciugare il resto della sua umidità.

Avverto uno sgomento lancinante. L'odore di se stessa, quel profumo piccante di una donna che è completamente eccitata, non può arrivare alle mie narici. Impreco sommesso e sputo sulla cappella.

Non riesco a trattenermi. Gemo. Il mio cazzo si gonfia e pulsa mentre vengo. Inciampo e finisco in uno scoppio che mi lascia formicolio dalla testa ai piedi, i muscoli tremanti. Il mio petto si solleva con ritmo incalzante e lei guarda. Quella entità dall'altra parte della strada. Un sorriso curva le sue labbra e io non posso fare altro che fissarla.

Quest'ultimo scorcio di grazia prima della fine del fottuto mondo.