Le scommesse vanno onorate
Data: 19/08/2019,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: Michellerimini, Fonte: Annunci69
... li ad aspettarlo e che, anzi, avrei approfittato per spogliarmi completamente anch'io e infilarmi sotto le coperte.
Finalmente eravamo li, sotto le lenzuola assieme, completamente nudi e di li a poco lui mi avrebbe fatto il culo!
Mi misi nuovamente a pancia in giù e non appena gli chiesi con malizia:
- "Allora? dov'eravamo rimasti?" lui salì nuovamente sopra di me, guidando con una mano il suo cazzo gonfio contro il mio buco del culo completamente fradicio della sua saliva.
- "Non puoi immaginare quante seghe mi sono fatto immaginando questo momento" mi disse.
- "Sarebbe bastato che tu ci provassi prima" risposi io, "ma adesso siamo qua, anzi dovrei dirti che ho paura e che è la prima volta, per metterci un po' più di pepe, non trovi?"
- "Ah, vuoi fare la verginella eh?" rispose lui con tono sarcastico.
- "La cosa non ti piacerebbe?" ribattei io con altrettanto sarcasmo.
- "Molto" esclamò deciso.
- "Vuoi dire che se adesso mi tirassi indietro tu mi violenteresti?" gli dissi per provocarlo, conscio che ormai si era già creata fra noi due una certa complicità.
- "Non lo sapremo mai perché in realtà so che non aspetti altro... (con un colpo secco di reni spinse il suo cazzo dentro di me, tutto, in un colpo solo!) ... che questo".
Mi sentii come se qualcosa mi stesse spaccando in due, non era la prima volta che prendevo un cazzo in culo ma così all'improvviso e di quelle dimensioni sfiderei chiunque a non lamentarsi:
- "Ahia! ma sei scemo?" ...
... esclamai.
- "Dai che ti piace!" rispose lui cominciando subito a muoversi dentro di me.
Adesso ero li a stringere il lenzuolo con tutta la forza che avevo nelle mani mentre incassavo i suoi severi e spietati colpi di cazzo, non riuscivo a rilassarmi e mi faceva male ma nonostante ciò il suo modo di prendermi mi piaceva e mi eccitava a dismisura.
- "Ti faccio male, vero?" mi sussurrò in un orecchio.
Non risposi, feci solamente un cenno con il capo mentre in faccia dovevo avere un'espressione di profondo dolore fisico.
- "Mi dispiace farti male, ma devo farlo" mi disse, "devo domarti, renderti mio, devo marcare il territorio, dopo che te l'avrò fatto non potrai più dirmi di no, nessuno dovrà sapere quello che facciamo in realtà quando usciamo insieme, quando vieni da me a guardare la partita o quando raccontiamo di andare in cerca di figa assieme; agli occhi della gente saremo solo due grandi amici, ma una volta chiusa la porta tu sarai la mia troia, il mio giocattolo. Ti comprerò dei vestiti da donna e dei trucchi, e anche una parrucca, sarà una cosa solo nostra, fra me e te, ti va?"
Feci cenno di si con la testa mentre tenevo le labbra strette per evitare di urlare sotto i colpi della sua verga che faceva su e giù dentro di me.
- "Dillo, voglio sentirti dire di si"
- "Sii!!!" urlai noncurante che i vicini potessero sentirci.
D'un tratto lui si fermò di stantuffarmi:
- "Che c'è?" gli chiesi.
- "Per poco non ti venivo dentro" rispose.
- "Fallo! ...