Linda la nerd – La vendetta di Linda
Data: 18/08/2019,
Categorie:
Erotici Racconti,
Dominazione / BDSM
Racconti Erotici,
Autore: I racconti di William, Fonte: RaccontiMilu
... cinque di sabato. Il cielo era sereno a occidente, ma a oriente una coperta di nubi poco promettenti aveva iniziato un’avanzata che sembrava impossibile a fermarsi. Non certo la giornata ideale per andare per monti, si diceva la ragazza, e l’intimo che aveva indossato, mutandine nere con pizzo e nessun reggiseno, dimostrava che non ne aveva nemmeno l’intenzione. Di certo essersi rasata l’inguine la sera precedente invece di preparare uno zaino era un altro, evidente indizio.
Quando era scesa dall’autobus che attraversava il paese di Caregan, Francesca aveva controllato di essere in perfetto ordine fermandosi davanti ad una vetrina e specchiandosi: era alta un metro e ottanta e aveva un corpo snello e ben proporzionato. Beh, forse ben proporzionato no, doveva ammettere, e non certo con rammarico: il suo seno era una quarta abbondante, che in certi periodi, come quei giorni, diventava una quinta. Di certo, considerando vera la storia secondo la quale se un uomo conosce il colore degli occhi di una donna allora lei ha il seno piccolo, nessuno doveva sapere di che colore fossero pure i suoi capelli, neri come la notte, e altrettanto gli occhi, pensò vedendosi sorridere nel riflesso. E nel riflesso si vide anche mettere le mani sotto le sue due grosse tette e sollevarle, soddisfatta. Le due bambine le avevano permesso di avere diversi uomini sotto il suo controllo, e dove non arrivavano loro ci pensavano le loro due sorelle, poste dietro: la palestra aveva scolpito negli anni ...
... un bel paio di chiappe, che calamitavano l’attenzione, ed il desiderio, di qualunque uomo. Tommaso, che fino a quel momento aveva avuto quella pantegana bionda di Linda, avrebbe gioito nel vedere una vera donna, e allora sì che lei avrebbe potuto discutere di ottime scopate con sua cugina come sua pari. Magari avrebbe pure convinto Tommaso a passare qualche altra notte con lei: in fondo, per quanto tutti la considerassero una stronza, Francesca amava la sua famiglia.
Aveva bussato alla porta della casa del ragazzo, ferma sul vialetto in pietra, sistemandosi un’ultima volta, controllandosi la maglietta, anche questa che si era sformata sotto l’azione del suo seno maestoso. Era eccitata, e lo si poteva facilmente notare dalle due punte che i suoi capezzoli creavano nel tessuto. Forse sarebbe stato meglio indossare una T-shirt nera per occultarle un po’.
La porta si era aperta dopo pochi istanti e aveva trovato Tommaso davanti a sé. Nemmeno lui sembrava pronto ad una gita. “La giornata non sembra promettere bene”, gli aveva detto, entrando in casa. “No, meglio rimandare”, aveva concordato lui, conducendola in cucina. “Posso offrirti qualcosa?”
Francesca non aveva risposto, ma gli aveva appoggiato le labbra alla bocca e aveva iniziato a baciarlo. In fondo, non era difficile capire che quella dell’escursione era solo una scusa, e lei moriva dalla voglia di scoprire come scopasse veramente. Non le era importato nient’altro. E aveva facilmente notato come avesse contemplato ...