1. La mia mamma.


    Data: 12/03/2018, Categorie: Erotici Racconti, Racconti Erotici, Incesti Autore: Inigo, Fonte: RaccontiMilu

    ... nell’ultimo periodo? O più felice? Quella sera, tornata a casa, si sarebbe strappata i vestiti di dosso e mi avrebbe scopato come una porca infoiata? O mi avrebbe parlato in tono grave dell’errore che avevamo fatto e che non avremmo mai più dovuto ripetere? Se la sarebbe presa con me, che l’avevo indotta in tentazione? Non mi avrebbe parlato per giorni, settimane, mesi, a causa della vergogna?
    
    Un turbine di immagini, sensazioni, pensieri, ricordi, insomma. Fin troppi e fin troppo intensi, misti alla felicità di un sogno che si era avverato e al timore delle sue conseguenze… E la paura che non succedesse più.
    
    Mi chiedevo che cosa sarebbe successo quando mamma fosse tornata, quella sera, ma mi rendevo conto che, con tutta la voglia che ancora avevo di lei, mi sarei sentito distrutto se proprio quella sera mi avesse chiesto di non fare più ciò che avevamo fatto la mattina.
    
    Così mi comportai da vigliacco.
    
    Mi infilai jeans, maglietta e scarpe. Le lasciai un biglietto sul tavolo, ‘Non aspettarmi per cena, sono uscito’. Andai verso il centro, camminai senza meta per ore e, quando mi trovai davanti a un cinema, feci un biglietto per un film al quale non prestai la minima attenzione. Nel buio della sala però mi rilassai e pensai che almeno sarei tornato a casa abbastanza tardi da non trovare mamma ancora in piedi. Il pensiero della discussione rimandata mi tranquillizzò e, istintivamente, mi portai una mano nelle mutande. Cominciai ad accarezzarmi il cazzo, ...
    ... lentamente…Quando mi resi conto di cosa stavo per fare, feci un piccolo salto sulla poltroncina. Per fortuna c’erano pochi spettatori a vedere il film, nessuno doveva essersene accorto. Ma decisi di andare in bagno a sfogare finalmente la mia voglia.Anche il bagno del cinema era deserto, perché le persone aspettavano di sicuro l’intervallo per andare a pisciare. Così entrai in uno dei cessi, chiusi la porta e mi tirai fuori il cazzo, che quel giorno era stato durissimo così a lungo che adesso mi faceva quasi male. Lo guardai con fierezza, come il guerriero che aveva sborrato nella gola della mia mamma e, appoggiatomi con la schiena a una parete, cominciai a menarmelo… Prima lentamente, poi, pensando sempre più intensamente a quando si trovava nella bocca di mamma, aumentai il ritmo. Sborrai nel cesso, sbattendomene degli schizzi che erano volati sulla tavoletta, mi riabbottonai i pantaloni senza neanche pulirmelo con la carta igienica e tornai in sala.
    
    Quando uscii dal cinema mi sentivo molto meglio. Una serata passata da solo, una bella camminata, il buio rilassante del cinema e una sega dedicata alla mia meravigliosa mamma mi avevano calmato. Così mi rimisi in cammino e tornai verso casa.
    
    Rientrai che erano quasi le 2. Tutte le luci erano spente, tranne quella che filtrava dalla porta della camera di mamma. Guardai dal buco della serratura e vidi che lei era nel suo letto, con la televisione ancora accesa. Si era addormentata da seduta, appoggiata alla testiera del letto… Da quel ...
«12...789...35»