1. La mia mamma.


    Data: 12/03/2018, Categorie: Erotici Racconti, Racconti Erotici, Incesti Autore: Inigo, Fonte: RaccontiMilu

    ... guardava con i suoi occhioni materni. Dopodiché scesi lungo il suo corpo, coprendole le tette sborrate e la pancina tonica di baci, fino a che arrivai a baciarle la figa. Le leccai e succhiai il clitoride con passione, mentre muovevo due dita nella sua passerina. Mi gustai il suo fantastico sapore sperando che quel momento durasse il più possibile, ma alla fine, inarcando la schiena ed emettendo i suoi urletti sempre più acuti, venne tenendomi la testa schiacciata sulla sua bellissima figa. Quella sera non smettemmo mai di fare sesso fino alle 2 di notte. Sborrai altre tre volte, due nella figa di mamma e una nella sua bocca, dopo averla scopata a pecorina mentre era piegata sul tavolo da pranzo, a missionario sul suo letto e dopo averle chiavato la gola mentre i suoi occhioni guardavano i miei. Alla fine ci addormentammo nel suo letto come la notte precedente, nudi e abbracciati.
    
    Anche il giorno successivo scopammo tutto il giorno, tranne quando mangiavamo o ci riposavamo. Nei momenti di pausa parlavamo e scherzavamo, lottavamo tirandoci i cuscini o stavamo fermi a riposarci, di solito abbracciati, con la mia testa fra le sue tette, sul suo letto o sul divano in salotto. In tutto il giorno ci facemmo due volte la doccia, visto che continuavo a benedirla con la mia sborra su praticamente tutto il corpo, e perfino lì, sotto la doccia, mamma mi fece un pompino e le sborrai sulle tettone, mentre l’acqua cominciava già a lavar via la mia sborra dal suo corpo.
    
    Nessuno di ...
    ... noi due aveva mai provato un desiderio così profondo e selvaggio per qualcuno, e quel giorno io e mamma sfogammo quel desiderio fino in fondo.La sera, esausti, ci addormentammo presto, probabilmente alle 10.
    
    Il giorno dopo era domenica. Cominciai la giornata con una sensazione mai provata, cioè quella di essere svegliato con un pompino. Auguro a qualsiasi uomo di provare questa sensazione, e soprattutto auguro a qualsiasi figlio di provarla con la propria mamma. Doveva essere mattino inoltrato, vista la luce che inondava la stanza. Sentii i rumori delle labbra e della lingua della mia mamma, che si dedicava a ciucciare e leccare il mio cazzo, e ne sentivo le sensazioni fantastiche mentre ancora ero appannato dal risveglio.Fui definitivamente sveglio solo quando sentii che stavo sborrando nella bocca di mamma. La sborra defluiva nel mio cazzo e finiva direttamente nella sua bocca. Alzai la testa per vedere la scena e mamma mi guardò con i suoi occhioni mentre tre quarti del mio cazzo dimoravano tra le sue fauci.
    
    Stavo sparando gli ultimi schizzi in quel luogo paradisiaco, quando sentimmo distintamente una chiave che girava nella serratura e la porta di casa che si apriva. Mamma alzò la testa e l’ultimo schizzo della mia sborra la sporcò dal naso al mento.Sentimmo la porta chiudersi e la voce di papà che diceva ‘Buongiorno! C’è nessuno?’
    
    Papà era tornato a casa con un giorno di anticipo.
    
    IV.
    
    Un’ondata di panico travolse me e mamma, che con un balzo saltò giù dal ...
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