1. La mia mamma.


    Data: 12/03/2018, Categorie: Erotici Racconti, Racconti Erotici, Incesti Autore: Inigo, Fonte: RaccontiMilu

    ... profumava di bagnoschiuma per la doccia appena fatta in palestra. Mi feci trovare pulito, profumato e vestito con jeans, camicia e una cravatta dal nodo volutamente largo, per essere elegante ma non troppo. Appena entrò dalla porta le presi il borsone della palestra e lo posai a terra, lì nell’ingresso. La baciai sulle labbra, trattenendomi dal desiderio di saltarle addosso e chiavarla subito, e la condussi in cucina, dove la feci accomodare sulla sedia davanti alla tavola apparecchiata, versai del vino bianco nei bicchieri e misi nei piatti la pasta ai frutti di mare che avevo preparato. Alla luce soffusa delle candele, cenammo tranquillamente, a volte parlando e a volte guardandoci negli occhi, non riferendoci mai direttamente a quello che stava succedendo tra noi dal giorno precedente.Quando arrivammo al dolce, un piccolo cheesecake che avevo preso in pasticceria perché non avrei avuto il tempo di farlo io, tra un boccone e l’altro mamma ruppe l’atmosfera romantica/erotica per dirmi una cosa che avrebbe voluto dirmi dal giorno precedente, ma non aveva potuto farlo perché ogni volta che ci eravamo visti avevamo fatto del meraviglioso sesso.
    
    ‘Lunedì papà torna qui da noi’, disse. Quasi mi strozzai con quel pezzo di cheesecake.
    
    ‘Vuoi dire che torna… definitivamente? O è come le altre volte?’
    
    ‘Beh, non si sa mai, ma… Definitivamente, credo. Ci siamo visti qualche giorno fa e abbiamo deciso che, visto che ci amiamo ancora e chiunque può fare un errore, non c’è motivo ...
    ... di non continuare a vivere insieme’.
    
    Quelle parole mi fecero salire la rabbia. Quel ‘ci amiamo ancora’ mi disturbava. Papà aveva fatto chissà che cazzata e se n’era pure andato di casa, e mamma lo stava riprendendo con sé! Non era giusto! Ormai aveva perso il posto accanto a mamma, che spettava a me! Mamma doveva amare solo me, scopare solo me.
    
    Lei sembrò leggere i miei pensieri.
    
    ‘Sei e sarai sempre il mio uomo’, disse con dolcezza. ‘Ma per noi e per te è giusto che torniamo a vivere come una famiglia’.
    
    Mi calmai un po’ e annuii. ‘Almeno vuoi finalmente dirmi che ha combinato, per aver causato tutto questo casino?’
    
    ‘Ha detto che vuole prendersi le sue responsabilità e parlartene lui di persona, e mi sembra giusto’.
    
    Sembrava giusto anche a me, anche se dovevo tenermi la curiosità ancora per almeno un paio di giorni. Mamma mi vide più tranquillo, così si alzò dalla sua sedia e venne a sedersi sulle mie gambe. Mi cinse il collo con le braccia e il suo sorriso dolce riapparve. ‘Non mi pento di quello che abbiamo fatto io e te ieri e oggi’, disse. ‘E non mi pento di quello che faremo stasera… e che faremo per tutto il weekend’. E mi infilò la lingua in bocca.
    
    Dopo cinque minuti eravamo già completamente nudi, mamma sdraiata sul tappeto in salotto e io a cavalcioni sopra di lei, col cazzo in mezzo alle sue tettone, che le sue mani muovevano con grande maestria ed esperienza. Fu una spagnola meravigliosa, alla fine della quale sborrai sul suo visino mentre mi ...
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