La mia mamma.
Data: 12/03/2018,
Categorie:
Erotici Racconti,
Racconti Erotici,
Incesti
Autore: Inigo, Fonte: RaccontiMilu
... sonnacchiosi, le sue labbra erano distese nel sorriso più bello del mondo. Io mi scoprii felice del fatto che mamma fosse sveglia, anche solo perché potevo vedere il suo sorriso… E perché mentre mi guardava fece un eccitante(ed eccitato?) sospirone che per alcuni istanti le sollevò il seno ancora un po’, prima di riportarlo nella sua posizione originaria.
Ci sorridemmo così per un po’. Non capii per quanto, ma non importava. Dopo una manciata di minuti, mi accorsi che mamma aveva sollevato una mano e la stava dirigendo piano verso il mio viso. Per farcela arrivare prima, mi abbassai su di lei, portando il mio viso di fronte al suo, a una ventina di centimetri di distanza. Non staccavamo gli occhi l’uno dall’altra. La sua mano raggiunse il mio viso e lo accarezzò, delicatissima, dalla fronte fino al mento, passando dalla mia guancia e sfiorando l’occhio, il naso, l’angolo della bocca.Quella carezza mi incoraggiò ad allungare una mano a mia volta. Non feci chissà che, mi limitai a mettergliela su un fianco, facendola scorrere su e giù sulle pieghe della sua enorme maglia, dalla quale permeava il calore della sua pelle.Per quanto mi volessi trattenere, osai un po’: facendo scorrere la mano su e giù sul suo fianco, il mio movimento si faceva man mano sempre più ampio. La mia mano andava piano piano sempre più su e sempre più giù su quel fianco tonico, fino a raggiungere… da un lato il bordo del suo bellissimo seno, dall’altro il suo gluteo… Avanti e indietro…Mamma continuava ...
... a guardare i miei occhi, mentre il suo sorriso dolce si trasformò in uno sguardo che tradiva eccitazione. La sua mano, che prima accarezzava il mio viso, ora era ferma come una farfalla posata sulla mia guancia. Tremai leggermente. Quello sguardo eccitato mi eccitava di rimando e la mia mano, che in quel momento si trovava ad accarezzare il suo gluteo, smise di andare su e giù e si infilò lentamente sotto quella maglia larghissima. Sentii che tremava anche lei. La mano che aveva sul mio viso si mosse con tutta la sua delicatezza e si posizionò sulla mia nuca. Senza perdere tempo, sentii che quella mano tirava la mia testa verso quella di mamma. Non opposi resistenza e, quando il mio viso e quello di mamma furono a pochi centimetri, mi buttai su di lei e la baciai.
Pensai ‘vacci piano, è mamma… stai baciando mamma’. Ma proprio quel pensiero ebbe l’effetto opposto a quello che mi sarei aspettato: Le misi la lingua in bocca e la limonai con tutta la foga di cui ero capace. La cosa più eccitante fu che mamma mise la sua lingua nella mia bocca proprio nello stesso momento in cui lo feci io. Io e mamma limonammo di brutto, quasi senza respirare, non dando mai tregua alle nostre bocche e alle nostre lingue per un mucchio di tempo.
Nel frattempo la mia mano, quella che si era infilata sotto la maglia di mamma, era a contatto con la pelle del suo gluteo. Con quella mano le alzai leggermente la gamba e le accarezzai tutta la coscia, liscia e soda come quella di una quindicenne, ...