1. La mia mamma.


    Data: 12/03/2018, Categorie: Erotici Racconti, Racconti Erotici, Incesti Autore: Inigo, Fonte: RaccontiMilu

    ... poi la mia mano tornò al suo gluteo stringendolo con ardore. Capii che le piaceva, dal modo in cui mi baciava e da come il suo corpo cominciava a muoversi.Istintivamente, osai di più: tolsi la mano da quella chiappa contemporaneamente morbida e soda e alzai la sua maglia fino a metà pancia. Non smettendo di limonare duro con mamma, infilai quella stessa mano nelle sue mutande.Le sfiorai il clitoride. Questo fu sufficiente a farle inarcare leggermente la schiena mentre liberò un sospirone nella mia bocca. Continuai a dedicarmi al clitoride, accarezzandolo delicatamente col dito medio e poi leggermente più forte tenendolo tra indice e medio. Mamma muoveva i fianchi come se stesse danzando al ritmo delle mie dita che si muovevano sul suo clitoride. Volli inumidirle per darle ancora più piacere, e il primo luogo umido a disposizione era… la sua figa. Mi stupii di quanto mi venisse naturale fare quello che stavo facendo. Scesi leggermente con le dita e trovai qualcosa di completamente bagnato, come se fosse appena uscita da una piscina. Immersi la punta del mio dito indice in quel luogo fradicio e caldo e lo portai di nuovo al clitoride, accarezzandolo sulla punta come se fosse la cappella di un piccolo cazzo. La schiena di mamma si inarcò tantissimo, così tanto che le sue enormi tette si premettero sul mio petto. Rimase in quella posizione per alcuni istanti, mentre ripetevo lo stesso movimento delle dita sul suo clitoride. Poi, non smettendo mai di limonarmi mentre respirava ...
    ... forte, usò la sua mano libera per afferrare la mia e spostarla dal clitoride a… un po’ più giù.
    
    Mamma mise la mia mano sulla sua figa. Infilai il dito indice lì dentro lentamente e senza alcuna fatica, tanto era fradicia. Aggiunsi quasi subito il dito medio. Cominciai a far scorrere quelle due dita dentro e fuori dalla figa della mia mamma, che con la mano sul mio gomito mi teneva fermo il braccio… come se io potessi mai voler togliere la mano da quel posto meraviglioso! Mamma godeva, godeva tantissimo, il suo bacino sembrava scosso dal terremoto, il suo corpo era caldissimo, la mano che mi reggeva la testa sembrava una morsa che voleva ‘costringermi’ a non interrompere il nostro lunghissimo bacio.Smisi di far entrare e uscire quelle due dita dalla figa della mia mamma, cominciando un movimento diverso: le piegavo muovendole all’interno di quella passera bagnatissima e bollente, toccando un punto della parete superiore che evidentemente le piaceva moltissimo. Appena cominciai a muovermi così, mamma cominciò a fare sospiri fortissimi, soffocati dalle mie labbra e dalla mia lingua che penetrava nella sua bocca. Continuò così, in un crescendo, muovendosi sempre più come un’indemoniata e lanciando piccoli urletti senza mai staccare completamente la sua bocca dalla mia. A un certo punto, dall’intensità dei suoi movimenti, del suo respiro e dei suoi urletti, capii che mamma stava per venire. Aumentai il ritmo del mio movimento.
    
    Così, con le mie dita che si muovevano nella sua ...
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