Immacolata
Data: 16/08/2019,
Categorie:
Etero
Autore: RunningRiot, Fonte: EroticiRacconti
... davanti alla tv e gli dico “non vieni a dormire?”. Lui si alza dal divano e fa per seguirmi ma, come ogni tanto gli piglia, mi blocca da dietro e mi prende le tette con le mani. Nulla di strano, è uno dei modi per dirmi che vuole scopare. Le mie reazioni in questi casi variano: posso lasciarmi andare ridacchiando così come far finta di negarmi con frasi più o meno stupide e/o volgari, o semplicemente tirare la testa indietro e baciarlo. Qualsiasi cosa faccia, però, da quel momento in poi sono partita. Quando davvero mi abbranca le tette in quel modo vado fuori come un balcone e nella sala macchine del mio cervello qualcuno dice a qualcun altro "spegni tutto e annamose a fà 'na bira".
Nella mia immaginazione non avviene invece niente di tutto ciò proprio perché sono io che me la rappresento e che conduco il gioco. E in questo caso il gioco è Luca che mi mette a novanta sul tavolo e mi tira su la camicia da notte scoprendomi il sedere, mi dice "mettiti così" e io gli rispondo "che fai?". E poi il suo cazzo, apostrofo duro tra le parole "ti inculo".
Ecco, questa è la fantasia che mi naviga in testa da un po' di giorni e sulla quale, durante una pausa pranzo in smartworking, mi sono anche masturbata. Giuro che non ve lo dico per farvi arrapare. Però, se volete arraparvi, pensate a una ragazza giuncoforme con mutandine e leggings alle caviglie e le gambe tirate su che biascica oscenità, si sgrilletta e si infila con delicatezza il manico di una spazzola nel sedere. Poco, ...
... eh? giusto la punta. E dopo averla umettata dove potete immaginare.
Mentre la capsula si trasforma in caffè mi tocco. Il rubinetto ha perso davvero tanto e mi sa che continua a perdere, ho la scolatura tra le cosce e una voglia inenarrabile di essere messa a quattrozampe e montata come una giumenta. Gli porto il caffè che sono ancora un delirio di contrazioni e sensazioni di gonfiore. La sua reazione a tutte le mie foie non espresse è, direi giustamente, "me lo porti anche un bicchier d'acqua per favore?". Sì è già tirato su e messo un maglione addosso. Facciamo l’albero di Natale che è meglio…
Non ci vuole molto, in fondo è un alberello. L’anno scorso lo avevamo già fatto, quando in questa casa ci venivamo solo per passare un po’ di tempo da soli o per dormirci nei week end. Adesso invece ci abitiamo. Anche per questo, credo, ho deciso di fare qualcosa in più che mi dia l’idea del Natale. Ho comprato dei led e li sistemo un po’ in giro per la casa mentre lui addobba l’albero. Poi resta solo il tempo di sistemarsi prima di andare a pranzo dai miei. E di tempo me ne prendo un bel po’ perché voglio mettermi carina. Pure un po’ di rossetto, va’…
Mi metto carina perché ci tengo a questa festa, ci ho sempre tenuto. Quasi quanto il cenone la sera della vigilia. Perché ci sono papà e mamma e mia sorella con il suo compagno. Perché c’è l’albero di Natale che comprarono quando ero bambina ed è ancora lì. E’ un albero enorme, sarà finto ma è meglio di uno vero. Ricordo le ore ...