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La trasformazione di una giovane mogliettina
Data: 12/08/2019, Categorie: Etero Lesbo Incesti Autore: Novellina, Fonte: RaccontiMilu
... Padrona!’ Presi l’asciugamano barcollante e velocemente mi strofinai la pelle particolarmente sensibile finché non fui completamente asciutta. Ero pronta. ‘giù a quattro zampe!’ E mi portò in una nuova stanza dove seduta su una poltrona, sembrava più un trono, c’era Lady Morgana. Era completamente vestita di pelle nera, ma completamente nuda. Il seno usciva da due fori davanti e l’inguine dei pantaloni aderentissimi era completamente aperto. La figa era pelosissima. Due stivali dai tacchi vertiginosi completavano l’opera. La sentii ordinare ‘qui cagna’lecca la figa della tua divina padrona!’ Non lo avevo mai fatto. Mi faceva semplicemente schifo. Non potevo! E feci quello che no avrei dovuto fare! Un passo indietro’.. ‘prendila e portamela qui!’ Urlò Lady Morgana e la ‘veterinaria’ mi afferrò per i capelli. Me li prese in mano, iniziò spazzolarmeli formandomi una treccia alta. Strettissima. Non per bellezza. Per afferrami meglio. Si avvicinò al mio orecchio e mi sussurrò ‘sei fritta! Ti conveniva ubbidire!’ e mentre lo diceva mi tirò sempre più vicino alla padrona e più io recalcitravo più il dolore alla testa era forte. Non volevo ma in poco tempo mi trovai a quattro zampe ai piedi di Lady Morgana che pronunciò le seguenti parole ‘portami le pinze, quelle feroci! E passami la treccia..’ Lo strattone che mi diede fu terrificante. ‘cagna ora lecchi tutto e voglio tu lo faccia per bene! Non smetterai finche non verrò’ Mi tirava verso la sua figa pelosa. Emanava un profumo ...
... selvaggio. Non sembrava cattivo. Ma era contro la mia volontà. Non volevo cedere. L’ultimo limite invalicabile, ultimo pezzo di dignità. Non volevo cedere! Ero Immobile nonostante mi trovassi a pochi centimetri dalla sua figa. Mi rifiutavo e non mi accorsi che intanto l’altra era tornata con gli attrezzi. Senti la padrona dirle ‘se non si briga a leccare le facciamo il trattamento!’ non capivo di cosa stessero parlando e testarda mi rifiutavo di avvicinare le labbra alle sue, al suo clitoride. Il dolore al cuoi cappelluto cessò d’improvviso. Mi lasciarono la coda, ma il sollievo appena provato durò veramente poco. Mi sentii strangolare per la forte tensione del collare. MI tirò così forte che quasi mi sentivo soffocare, mi trascinarono verso uno strano tavolino. Era diviso in due. All’inizio non capivo. Mi legarono le caviglie alle gambe del tavolo. Mi spinsero in avanti e capii La pancia era appoggiata alla prima età del tavolino, le tette libere in mezzo che penzolavano le spalle sull’altra parte. Il volto verso il vuoto. E fu così che mi ritrovai con i polsi legati alle altre gambe del tavolo. Completamente in loro balia e la voce di Lady Morgana che diceva ‘questa capisce solo le maniere dure, accontentiamola!’ Vidi la veterinaria spogliarsi completamente, indossare uno strappon e avvicinarsi dietro di me. Posizionò il fallo appoggiato alle labbra della mia figa ancora gonfie del trattamento subito e lo sentii spingersi lentamente dentro di me. Mi stava scopando con una ...