Linda la nerd – Capitolo 1
Data: 12/08/2019,
Categorie:
Erotici Racconti,
Racconti Erotici,
Etero
Autore: I racconti di William, Fonte: RaccontiMilu
... mezzo alla savana africana, con i venti che portavano l’odore di selvatico e carogne cotte al sole, Linda aveva raggiunto quasi la metà del piazzale, quando le parve di perdere un colpo in petto nel sentire una voce che non avrebbe mai voluto udire.
– Ehi, guardate! Ecco la secchiona! – gridò una voce femminile intrisa di derisione.
Linda percepì gli occhi di tutti puntare su di lei, tutte le teste che si giravano nella sua direzione. Si sentì poco più grande di una spanna.
Dal gruppo di ragazzi alla sua sinistra fece la sua comparsa proprio Francesca, forse la più stronza presente in tutta la scuola, la carogna che infestava la sua vita e i suoi sogni.
Linda la odiava a morte, ma allo stesso tempo un po’ la invidiava. Aveva un bel corpo, come dimostravano tutti i ragazzi che le correvano dietro: alta forse dieci centimetri più di lei, aveva gli occhi neri ed i capelli castani, lunghi fino alle spalle; il viso non era niente di particolare, ma era incredibilmente espressivo, un po’ a punta, secondo la ragazza. Era magra, con un seno di dimensioni incredibili sempre fasciato in magliette che lasciavano ben poco lavoro alla fantasia. Il sedere, poi, era qualcosa che nemmeno Marianna poteva sperare: un vero sogno erotico per ogni ragazzo che vi posasse sopra gli occhi, che poi non poteva desiderare altro che metterci sopra le mani e dentro qualcos’altro.
E se fisicamente sembrava un angelo, caratterialmente era l’esatto contrario: malvagia, infame, sfruttava gli ...
... altri per i propri comodi e interessi. Non si contavano sulle dita i ragazzi che l’avevano portata fuori a cena o accompagnata da qualche parte, e poi erano rimasti a bocca asciutta, ritrovandosi poi magari vittime di voci che mettevano in dubbio la loro mascolinità, intelligenza o addirittura l’igiene. Le ragazze, poi, venivano divise da lei in alleate, ossia amiche che potevano essere utili per qualche periodo e poi gettate senza troppi problemi in classi inferiori, le zoccole e le sfigate, e poi, nel gradino più basso, Linda.
Linda si prese con la mano destra lo spallaccio sinistro all’altezza del petto mentre vedeva Francesca fissarla con un sorriso malvagio sul volto e camminarle attorno come una leonessa che cercasse il punto debole di una gazzella terrorizzata alla vista del predatore. L’unica cosa in comune che aveva con quel magnifico felino, però, era la spietatezza con cui uccideva le sue prede.
– E allora, secchiona? – gridò la mora, facendo tacere ogni chiacchiera attorno a loro. – Non vai a dare il tuo nome per la gara, Linda?
La ragazza sentì ridere attorno a sé, sia persone che considerava già degli infami, sia alcuni che riteneva innocui. Anche il ragazzo che, segretamente, le piaceva tanto, Alessio, stava ridendo di lei. Fu la cosa più dolorosa di tutte. Si sentì male, e dovette trattenersi dal piangere o di fuggire da lì.
Ma Francesca doveva fare il suo spettacolino, dimostrare di avere le palle e rovinare il fine settimana a Linda. – Guardalo ...