1. Il sapore del seme: venerazione


    Data: 10/08/2019, Categorie: Trans Autore: Ermesincuriosito, Fonte: Annunci69

    ... adesso sulla sua cappella, ricoprendola con la sua schiumosa saliva.
    
    "Succhia ora" mi intima.
    
    Sempre più spaventato e sottomesso, apro di nuovo la bocca, e provo ad assecondare i suoi ordini.
    
    Sento la calda e viscosa saliva bagnarmi le labbra e spalmarsi sul glande, mentre non a fatica inghiottisco la sua cappella nella sua interezza.
    
    "Continua a segarmi" incita Giulia.
    
    La sua pelle urta contro le mie labbra al ritmo della mia mano, mentre la cappella e appoggiata sulla mia lingua nella mia bocca.
    
    "Dai! Usa la lingua!" Esige la mia aguzzina.
    
    Sottomesso, inizio a solleticarle il glande mentre continuavo il mio primo, forzato, pompino.
    
    Ad occhi chiusi succhiavo la cappella e segavo con la mano destra una trans. Aperti gli occhi avevo davanti a me il suo addome, piatto, tonico, con due grosse vene ai lati che disegnavano una V verso linguine.
    
    Vedevo gli avambracci che saldi mantenevano salda la mia testa. Tesi, muscolosi, anche loro coperti da bene in rilievo.
    
    Non c'era un granché di femminile in quella figura, anzi pressoché nulla.
    
    Eppure prendere in bocca quel cazzo, lì in quel momento, non era la cosa più terribile che potevo immaginare..
    
    Mi stacco con la bocca per riprendere fiato, mi trovo ad ammirare quel grosso uccello, lucido della mia saliva..non potevo non ammettere quanto fosse bello..in quel contesto di poca femminilità, l'eccessiva potenza di quel cazzo lo rendeva bello.
    
    Senza nessun intervento da parte di Giulia, lo ripresi ...
    ... in bocca, continuando a dargli piacere oralmente. Come se non volessi staccarmi da quel magnifico cazzone.
    
    Lentamente stava iniziando a piacermi.
    
    Ad un certo punto Giulia si stacca da me, e nuda si va a sedere sul divano.
    
    Rimango colpito dal contrasto tra il suo corpo così magro e gracile e la grandezza e potenza del suo cazzo.
    
    Inaspettatamente, senza più quell'enorme bastone tra le mani e nella mia bocca, mi sento perso, nudo.
    
    "Vieni" mi chiama Giulia allargando le gambe "mettiti qui".
    
    Gattono ubbidiente tra le sue gambe.
    
    Il suo cazzo svettava verso il cielo sempre durissimo.
    
    "Venera il mio cazzo" mi dice pacatamente Giulia.
    
    Mi tornano alla mente i vari video su cui mi sono più volte segato in passato, video in cui minute pornostar appena ventenni, si mettevano in ginocchio tra le gambe dello stallone di turno per spompinare il suo uccello.
    
    Quel pensiero mi eccitò..e per un attimo mi eccitò anche pensare di essere io quella volta la ragazzina ubbidiente e servizievole.
    
    Mi sedetti sulle ginocchia davanti a quell'obelisco di carne, e lo afferrai con la destra..il contatto con quel cazzo duro, mi fece sentire rassicurato. Senza pensarci diedi un bacio appassionato sulla punta del glande, come una donna che bacia il suo uomo rientrato vittorioso dalla guerra.
    
    È davvero grosso pensai compiaciuto. Mi sentí quasi fortunato ad averlo per me.
    
    Feci colare un po' di saliva che con la mano spalmai lungo l'asta, mentre accoglievo nuovamente in bocca ...
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