Margherita e la vacanza (da incubo) a Viareggio
Data: 10/08/2019,
Categorie:
Sesso di Gruppo
Dominazione / BDSM
Incesti
Autore: Margherita1968, Fonte: RaccontiMilu
Il lavoro al supermercato come cassiera è usurante. Se non provate non potete capire. Alla soglia dei 50 anni non sono più una ragazzina e la stanchezza – fisica e mentale – si fanno sentire. Senza contare le molestie e il mobbing praticato dai miei colleghi e, talvolta, anche da alcuni clienti.
Qualche settimana fa, per fortuna, una mia cara amica di Viareggio mi ha chiesto se volevo andare a casa sua al mare, dato che lei e il marito sarebbero andati a Praga per qualche giorno. Ad una condizione: avrei dovuto tenere d’occhio, di tanto in tanto, il figlio 18enne Mattia. Questa condizione mi spaventò un po’, in considerazione delle mie esperienze poco positive con ragazzini che, in passato, me ne hanno combinate di tutti i colori. Ma la stanchezza e la voglia di mare erano così grandi che questa condizione passò in secondo piano e decisi di accettare, chiedendo se potevo portare con me mia figlia Giulia, con cui ho un pessimo rapporto ma che con un ragazzino in casa mi poteva venir bene a sentirmi meno sola.
Rispetto ai miei primi racconti sulle esperienze di cassiera, Giulia oggi ha 23 anni, è alta 175 cm, ha una 5′ piena di seno e 39,5 di piede. Insomma, è molto più donna di me, che, a parte i miei 49 anni, sono alta 163 cm, porto una 2′ di seno e 36 di piede. Nonostante il mio fisico minuto, mi reputo ancora una bella donna e non a caso suscito l’interesse di ragazzi anche molto più giovani di me.
Contrariamente alla mia previsione, Giulia decide ...
... di accettare il mio invito di passare con lei una settimana a Viareggio e la notizia della presenza del figlio 18enne della mia amica non sembra interessarla.
Un lunedì afoso, quindi, partiamo con i nostri pochi bagagli dalla stazione di Roma Termini alla volta di Viareggio. In considerazione del caldo io indosso una canottiera bianca smanicata e senza reggiseno, dei pantaloni lunghi di lino neri e delle infradito bianche. Mia figlia Giulia, invece, indossa dei sandali beige, degli shorts bianchi e un top rosa che le strizza le tette oltremodo, facendogliele apparire ancora più grosse di quel che già sono. A casa, mentre si vestiva, ho provato a dirle di cambiarsi di maglietta ma lei per tutta risposta mi ha detto:
– “stai zitta stronza e pensa ai tuoi due ciucci da pre-adolescente”.
Rimango offesa e, al contempo, sotto sotto, invidio i suoi seni.
A Roma Termini, appena salite sul treno, io e mia figlia ci siamo accorte che i nostri due biglietti non prevedono posti vicini, addirittura siamo in due vagoni separati. Tutto sommato meglio, penso tra me e me, me ne starò tranquilla per 3/4 ore senza litigare. Prendo posizione al mio posto, lato finestrino, e pochi minuti dopo i restanti tre sedili, come gli altri quattro dall’altro lato del treno, vengono occupati da sette ragazzini chiassosi che non capisco se siano minorenni o appena maggiorenni. Faccio finta di niente sino a quando, con il treno ancora fermo e l’aria condizionata non funzionante, mi accorgo che il ...