Le lacrime delle donne 1/8
Data: 08/08/2019,
Categorie:
Sentimentali
Autore: RunningRiot, Fonte: EroticiRacconti
... la colpisce con un violento manrovescio, Jessica cade all'indietro andando a sbattere con la schiena sul bordo del letto. Dopo un attimo di sconcerto lo guarda, si morde un angolo del labbro, quasi gli sorride: "Se te piace me poi fà pure così... me poi pure prenne a schiaffi quanno me scopi, me piacerebbe fa ‘a prova, stanotte ‘n’è che me voi legà?".
8) "Ordina due pizze, che è ancora presto. Per me una capricciosa. E una birra. E quando arriva il ragazzo vai ad aprirgli così". “Oh, cazzo, Fouad, ‘n so ‘na troia…”. “Se vabbè”.
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Sabato, ore 23,45, Grande Raccordo Anulare, nei pressi dell'uscita 33 di Casal Lumbroso.
"Tirati su che stiamo per arrivare". Jessica dà un'ultima succhiata al cazzo di Fouad, per ripulirlo, poi glielo rimette nelle mutande. Si sistema sul sedile, prende dalla borsa una gomma da masticare. "Ne voi una?", "No, stai sempre con la gomma?", "Sempre, e comunque vorrei ricordarti che mi hai appena sborrato in bocca, eri ancora bello pieno, eh? Oggi me ne hai data proprio tanta", "Ahahahah non sai cosa ti aspetta stanotte...", "Cosa?", "Vedrai...", "Sai che pensavo prima, Fouad?", "Prima quando?", "Quando sei venuto", "Che pensavi", "Che me piaci, me piaci pure quanno fai lo stronzo". Il tunisino allunga una mano tra le gambe della ragazza, la infila nelle mutandine, inizia a sgrillettarla. Lei comincia a smaniare, due dita la penetrano con violenza. "Ahia Fouad, e che cazzo sei, però! 'n te basta mai!. Il ragazzo ride continua a ...
... sditalinarla mentre Jessica si agita, estrae le dita e gliele mette in bocca. "A te piace tutto", "No, me piaci proprio tu, me l'hai pure messo ner culo, 'n j'avevo mai fatto fà a nessuno", "Ora che incontriamo i miei amici te lo faccio fare da loro", "Ahahahah, ma vaffanculo Fouad", "Dico sul serio, devo concludere un affare, può essere utile una come te", "Una come me? a Fouad, 'n sò 'na mignotta, t'o ho detto", "Scherzavo, Jessica, però un po' mignotta sei". "Ma non è vero! Cioè, me piace 'r cazzo, questo è vero…". "Domani mattina ti uscirà dagli occhi, te lo giuro... anzi, t'oo gggiuro, come dici tu, sai cosa mi piacerebbe?", "No", "Quando abbiamo finito, cercarci un posto e ficcarti all'aperto, sul cofano, anche ‘int ‘o culo", "Co' sto freddo Fouad? Ma 'ndo cazzo stamo?", "Siamo quasi arrivati".
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Domenica, ore 00,04, grande spiazzo semideserto adibito a parcheggio nella zona di Massimina.
"Tu resta in macchina". Fouad scende dal Crossback color oro. A una decina di metri da lui una Mercedes nera con gli abbaglianti puntati. Fuori ci sono tre uomini. Una ventina di metri più dietro un Jeep Renegade con un uomo al volante e un altro appoggiato al cofano con una mitraglietta in mano. A parlare è quello che con tutta evidenza è il capo, un tipo di statura molto bassa, piccolo. Il suo accento siciliano è ancora più marcato di quello di Fouad.
- Cu è co’ ttia?
- Una ragazza.
- Dovevi venire solo, cugghiuni.
- E' solo una puttana...
- Carrìa chidda ...