1. "veronica" la sorpresa messicana!


    Data: 05/08/2019, Categorie: Trans Autore: Shoganai65, Fonte: Annunci69

    "Podemos movernos en los asientos traseros" mi sussurrò accennando col capo ai sedili dell'ultima fila completamente vuoti. In effetti lì saremmo potuti stare più tranquilli, comodi, e non ci avrebbe visto nessuno, pensai.
    
    Eravamo su quella corriera già da quattro ore e per raggiungere Acapulco ne mancavano ancora otto.
    
    Eravamo partiti la sera prima da Oaxaca, la capitale dell'omonimo Stato situato nella regione centro meridionale del Messico e volevamo raggiungere la costa occidentale, la mitica Acapulco, che ci avevano descritto come città del divertimento e della perdizione.
    
    Eravamo io, Michele e Luca, amici inseparabili e viaggiatori low cost e low budget. Come sempre avevamo i soldi contati ma ben due mesi di vacanze per cercare di visitare tutto il Messico, o almeno quello che saremmo riusciti a vedere.
    
    Per risparmiare ci spostavamo da una città all'altra con i pullman notturni: costavano molto meno dell'aereo e, trattandosi di viaggi lunghi, ci permettevano di dormire a bordo senza spendere per l'hotel.
    
    In genere riuscivamo a trovare sempre posto su tre sedili vicini ma quel giorno eravamo arrivati un po' tardi all'autostazione e la corriera era già quasi tutta piena.
    
    Affidammo i nostri zaini all'autista che li caricò nel portabagagli e, una volta a bordo ci sedemmo ognuno in una fila diversa. Io che ero salito per ultimo trovai posto verso il fondo accanto, fortunatamente, ad una giovane del posto.
    
    Aveva i lineamenti indigeni, la carnagione ...
    ... piuttosto scura ravvivata da un trucco colorato ed un filo di rossetto sulle labbra carnose. Gli occhi neri come i capelli, un naso un po' schiacciato come quello delle statuine Maya che avevamo visto nei musei e sulle bancarelle. Era vestita in modo tradizionale con un'ampia gonna lunga e colorata ed una maglietta nera con fiori sgargianti che metteva in risalto il lungo collo. Nel complesso le davo un bel 7 ed ero contento di fare quel lungo viaggio in sua compagnia.
    
    Michele infatti ero capitata vicino ad una signora di 80 chili che non la smetteva mai di parlare ed agitarsi, mentre Luca era segregato nel sedile vicino al finestrino accanto a un contadino del posto che puzzava di sigaro e sudore.
    
    A me era andata di culo!
    
    Per ingannare il tempo e mettere alla prova il mio spagnolo/messicano iniziai subito a fare un po' di conversazione con la mia vicina.
    
    Si chiamava "Vero", diminutivo di Veronica immaginai. Aveva 25 anni e stava andando a trovare un'amica ad Acapulco. Viveva in un paesino a 20 km da Oaxaca ed era la prima volta che faceva un viaggio così lungo di notte e da sola. Cosa che fece scattare in me quell'istinto protettivo e predatorio che mi accompagna sempre in queste situazioni. Della serie: "ti difenderò io mia cara dagli altri cattivi ma magari ne approfitto..."
    
    Così iniziai a guardarla con un occhio più interessato e coinvolto. Oddio, non che in una corriera piena zeppa di gente potessi sperare di fare chissà cosa, ma magari sarebbe potuta tornare ...
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