I tuoi testicoli devono morire
Data: 04/08/2019,
Categorie:
Incesti
Autore: Love4ALL, Fonte: EroticiRacconti
... come mia amante.
- Ah beh, meno male…
- Tu sei la mia padrona, la mia guida, la persona che ammiro a tal punto da desiderare di essere di sua proprietà.
- Cioè?
Mi inginocchiai e cercarmi di baciarle il piede ma lei me lo negò!
-Cosa stai facendo????
-Volevo dimostrarti quello che sento.
Ti prego, sono qui in ginocchio, permettimi di dimostrarti quanto io ti ami!
A quel punto si alzò in piedi, mi guardò con sguardo scocciato e visibilmente arrabbiato e mi diede uno schiaffo così forte che per un attimo vacillai.
- Ancora, padrona!
Lei scappò un sorriso e me ne diede uno ancora più forte: ss-ciaaaf!!!!
A quel punto di lei a chiedermi di baciarle i piedi e con stupore si accorse che il mio obiettivo non erano le sue estremità bensì le scarpe.
La invitai a sedersi, le presi un piede tra le mani, coperto da una scarpa col tacco in pelle.
Portai la suola di fronte a me e cominciai a leccare a lingua aperta.
- Ma che schifo! Ho camminato dappertutto!
Anche nei cessi!
Ma io non solo non mi fermai, ma ci presi ancora più gusto continuando a pulire lo sporco dalle suole.
Mi spostai leggermente per farle osservare la mia lingua totalmente nera di sporcizia.
- Avanti, ingoia lo sporco!
Non credevo che potesse accadere ma era lei che mi chiedeva anzi ordinava di eseguire.
Dopo 5 minuti, mi disse:
- Allora, cosa ti piacerebbe fare?
Senza pensarci: - Io sono il tuo cesso!
Vorrei poter avere l’onore di ingoiare il ...
... tuo nettare e la tua cioccolata!
- Ma fai proprio schifo! Chi avevo in casa mia?
Sei una latrina senza senso!
Fallito! Maiale schifoso!
Insomma, una serie di insulti “di gusto” che mi degradavano ad una categoria inferiore.
Infatti io sono inferiore rispetto a lei.
- Ti prego, concedimi questa grazia, padrona!
Andò in bagno per 10 minuti…
Il periodo più lungo e intenso della mia vita.
Il battito cardiaco era a 1000 e brividi e sussulti si alternavano dentro e fuori dal mio corpo.
Tornò con una bacinella con all’intento un bicchiere di nettare dorato e qualche pezzo di prodotto marrone che mi fecero quasi svenire.
Ero incredulo.
Andò in cucina per prendere una forchetta, tornò e mi disse:
- Fallito senza palle: bevi tutto!
Mi porse il bicchiere e io ingoiai tutto anche se quel gusto acido mi faceva venire voglia di vomitare perché i miei sogni erano ben lontani dalla realtà ma riuscii a completare l’opera.
- Bene, adesso alla cena!
Ce n’era davvero tanta!!!
- Apri la bocca!
E così cominciò ad imboccarmi.
- Mastica bene e fammi vedere prima di ingoiare!
Rideva schifata ma con un non so che di soddisfazione per quello che stavamo realizzando insieme.
E continuammo fino al termine degli escrementi.
Sembra poter fare davvero schifo ma vi assicuro che il contesto e la sua grazia nel porgermi quel cibo, hanno trasformato un momento schifoso in un istante di vera magia tra due persone che si volevano bene e che ...