La coscienza di se 2
Data: 31/07/2019,
Categorie:
Etero
Autore: geniodirazza, Fonte: Annunci69
... rintuzzargli che era stato lui a licenziarla senza giusto motivo perché anche i sui amici migliori, tutti abbagliati dalla bellezza di lei e dal sogno di possederla, ora che aveva rotto la relazione, lo rimproverassero aspramente.
Quando si trovò da sola con Lello, gli comunicò con gioia che quella sera avrebbero finalmente dato spazio alla passione; per poco lui non sveniva; la tampinò per tutto il tempo cercando le occasioni per toccarla, per farle sentire il suo desiderio, per comunicarle ansia di vedere finalmente un altro sogno, ben più importante per lui, prendere corpo; fu lei stessa, mentre gli rimproverava l’eccesso di sollecitudine, a fargli presente che anche per lei il momento era pieno di significati; si calmasse.
A fine lavori, dopo la cena in cui Rosalba si lasciò ammirare per il suo gusto di un esibizionismo ‘al limite’, giusto per tenere sulla corda tanti spasimanti e fissare con chiarezza i limiti oltre i quali non consentiva a nessuno di andare, si trovarono a salire alle camere quasi abbracciati; lei impiegò non poco a frenare il giovane e irruento innamorato; anche lei, però, cominciava a pregustare il momento in cui si sarebbe sentita ammirata, amata e posseduta da un uomo più giovane di almeno dieci anni.
Entrarono nella sua camera e fu lei ad avvolgerlo nel più sensuale dei baci che avesse mai dato; anche se poi lo avrebbe negato persino sotto giuramento, un guizzo di passione amorosa la colse sin da quando le labbra si schiacciarono contro ...
... quelle di lui e la lingua guizzò nella cavità orale; con una sferzata di piacere che le percorse la spina dorsale e si scaricò nella vagina, sentì il fallo, duro da fare male, che si piantava contro la vulva, da sopra ai vestiti.
Con un rapido e distratto pensiero di dedica a suo marito, accarezzò lussuriosamente la schiena di lui, fino alle natiche dure e forti; lui intanto le abbassava il vestito scoprendo il seno matronale su cui si avventò immediatamente, leccandolo su tutta la superficie; lei si lasciò andare alla libidine della leccata; un brivido intenso e lungo la attraversò quando la bocca di lui afferrò tra le labbra, prima, e coi denti poi, il capezzolo duro e carnoso.
Furono momenti di autentico furore, per lei, che sentiva l’anima strappata dai capezzoli; il giovane amante rivelava una particolare disposizione a godere pienamente del suo corpo; si scosse dalla succhiata e ripartì dalla fronte baciandola con dolce intensità su tutto il viso, particolarmente sugli occhi e nelle orecchie; si sentì stordita, quasi incapace di reagire; solo il fallo che premeva ancora sul ventre la faceva sentire viva, eccitata, esaltata dal piacere.
Non le dava, il titillamento che dedicava a tutto il corpo, la sensazione, frequente con suo marito, di essere trattata come una bambola dolce, carina ma tutta da strapazzare, da dominare; Lello la faceva sentire viva; partecipava con tutto il corpo al piacere che le dava leccando, succhiando, accarezzando, titillando ogni punto ...