La vicina
Data: 30/07/2019,
Categorie:
Etero
Autore: Marco92, Fonte: EroticiRacconti
... il mio fisico. Facevo parecchio sport e palestra e avevo un fisico veramente ben definito con pettorali gonfi e la tartaruga ben scolpita. Decisi che avrei dormito senza maglietta, magari avrei guadagnato punti con la vicina mettendo in mostra il mio fisico.
Tornai in stanza e dissi: “Guarda fa ancora troppo caldo per dormire in maglietta se non ti dispiace”
Si voltò verso di me e mi squadrò, sorrise “E come fa a dispiacermi un fisico così? Piuttosto dammi una mano con la cerniera del vestito”
Mi misi dietro di lei e appoggiandole una mano sul fianco, con l’altra abbassai la zip lungo la sua schiena. Sussultai: sotto il vestito non portava il reggiseno. La cosa mi eccitava, ma dovevo mantenere il controllo.
“Ok abbassata fino in fondo” le dissi allontanandomi.
“Grazie” rispose e, con mia grande sorpresa, si fece scivolare il vestito lungo il corpo. Mi dava le spalle completamente nuda ad eccezione di un perizoma nero, ammirai il suo bel culetto a panettone e sentii che mi era diventato barzotto e si stava indurendo sempre più.
Di colpo si voltò verso di me e mi disse: “Mi passi la maglietta?”
Rimasi attonito per un istante, rapito dalla sua stupenda quarta di seno, perfettamente proporzionata e soda. Percepii mutande e pantaloncini tesi che cercavano di contenere la mia erezione.
“Dai sbrigati” mi disse “Che se no li strappi quei pantaloncini”
Mi sentii arrossire, le passai la maglietta e dissi: “Dai forse è meglio se vado a dormire sul ...
... divano”
Mi afferrò per un polso e, con ancora la maglietta nell’altra mano, mi attirò a sé. Eravamo molto vicini, la mia erezione sfiorava la sua pancia. La guardai negli occhi, lei mi mise una mano sul petto e mi spinse sul letto. “Tu dormi qui stanotte, se non mi vuoi vado io sul divano”
La guardai supino dal letto, i miei pantaloncini sembravano ormai una tenda da campeggio, tesi dalla mia erezione che voleva liberarsi: “No ma figurati, ti voglio!”
“In che senso?” chiese
Mi buttai “In tutti i sensi che puoi pensare”
Rise e lasciò cadere la maglietta a terra. Poi mi guardò e si sfilò anche il perizoma: “Era proprio quello che volevo sentirti dire”
Si chinò verso di me e mi sfilò pantaloncini e mutande. Per un attimo si fermò ad osservare il mio cazzo che ormai era duro come il marmo.
“Ah però cosa mi nascondeva il vicino” disse ridendo e si mise a cavalcioni sopra di me
“Sei pronto? Io non ho bisogno di preliminari, sono già eccitatissima”
“Quando vuoi”
Afferrò il mio cazzo duro e lo appoggiò alla sua figa, era già fradicia e, in un attimo fu dentro, era stretta e calda. Iniziò a muoversi piano piano lungo il mio cazzo e io assecondavo i movimenti, ammirando lo spettacolo del suo corpo sopra di me.
Pian piano aumentò il ritmo e iniziò a emettere dei gemiti di piacere. Le afferrai il culo con le mani per dare ancora più vigore ai nostri movimenti. Con una mano si stringeva una tetta, mentre con l’altra giocherellava con il suo clitoride, era uno ...