1. Insperato interesse


    Data: 19/07/2019, Categorie: Erotici Racconti, Racconti Erotici, Etero Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu

    ... tutto in una notte, adesso sono esaltata e invasata al massimo” – mi rivelò notevolmente accalorata e aizzata Beatrice, spifferandomi il suo intimo segreto, infilandomi le mani nei boxer e iniziando a esplorare il mio cazzo, diventato per l’occasione duro come un sasso per l’indugiata e per la prolungata eccitazione rimandata.
    
    Lei, invero, mi mordeva le labbra mentre mi baciava, appresso, come in un sogno, iniziò a farmi capire qualcosa di lei. Io non avrei supposto che la piccola Beatrice fosse fatta in quel modo, in realtà era digradata per succhiarmi il cazzo, mentre con le mani mi stringeva i testicoli, poiché con dei lenti, misurati e appassionati movimenti lo fece scivolare fino in gola, per il fatto le sue labbra polpose e turgide sembravano create apposta per il mio individuale piacere. Io credevo che volesse farmi sborrare dentro la sua bocca, bensì si staccò da me voltandosi, per il fatto che chinandosi m’invitò ad agguantarla da dietro esprimendo:
    
    “Te ne prego, fammi venire ancora, voglio sentirlo a fondo per bene, scopami come si deve. Non sai quante volte mi sono masturbata da sola pensando a questi attimi” – mi disse in maniera raggiante, invasata ed entusiasta.
    
    In tal modo cominciammo fare l’amore contorcendoci con una passione irresistibile e con una bramosia travolgente, direi indomabile. Percepivo distintamente che le piaceva e quest’aspetto m’attizzava ulteriormente. Al presente stavo scopando con la mia migliore amica, con quella che ahimè ...
    ... giudicavo e che vagliavo come una sorellina, con la persona che giammai avrei calcolato né ritenuto potesse farmi provare inequivocabili, concrete e simili sensazioni, eppure la gigantesca sorpresa doveva ancora arrivare, perché con le sue dita iniziò a distanziare il foro dell’ano stuzzicandomi e invitandomi nel proseguire la lussuriosa opera:
    
    “Ho una voglia enorme di provare, dai, infilamelo subito, mettimelo dietro, voglio gustarmelo tutto come si deve” – mi enunciò elettrizzata ed esaltata Beatrice, rivelandosi una femmina che ancora una volta mi meravigliava sorprendendomi di continuo con le sue bizzarre, lascive, scostumate, sfrenate e inattese conclusioni.
    
    Io ebbi un insolito batticuore, un poderoso, insperato e irrazionale tremore, perché non potevo credere a quell’accalorata espressione che avevo appena udito, per il fatto che stavo quasi per sborrare esclusivamente all’idea di quello che Beatrice m’aveva implorato. In verità impiegai un po’ di tempo per tornare in me, ma appena l’osservai capii all’istante che faceva sul serio. Voleva sentirlo davvero, giacché mi fece intuire che non era la prima volta. Io non avevo mai visto Beatrice sotto quest’ardente e fervida luce, perché dai prolungati discorsi fatti in passato l’avevo costantemente concepita con la fantasia più all’antica, moderata, assai nostalgica e a tratti retrograda. In realtà furono poche le spinte, indolenti, ciò nondimeno risolute, poi esplosi dentro di lei riversandole tutta la mia appassionata, ...