1. Insperato interesse


    Data: 19/07/2019, Categorie: Erotici Racconti, Racconti Erotici, Etero Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu

    ... nubifragio. La rassicuro e le faccio capire che nell’arco d’una decina di minuti sarei stato da lei e che l’avrei riportata verso casa.
    
    In tal modo avvenne l’insperato e il lascivo episodio, poiché lasciammo la sua automobile là parcheggiata e tornammo verso casa, sul pianerottolo lei m’abbracciò in modo energico e lussurioso, ringraziandomi in definitiva per il prodigioso aiuto che le avevo spontaneamente dispensato. Io le chiesi di restare un altro poco assieme a me, perché non volevo vederla andare via, lei venne da me e iniziammo a dialogare. Analizzavamo, discutevamo e trattavamo d’ogni argomento, fino a che, ovviamente, si finì nel dibattere ineluttabilmente di sesso, lei mi narrava che il suo ultimo fidanzato non riusciva mai a soddisfarla, perché l’unico motivo era la mancanza d’amore, di coinvolgimento e d’interesse. Quell’argomento intrinseco m’eccitava in maniera profonda, mi fomentava istigandomi in modo intenso, mi scardinava le membra e la psiche, perché in aggiunta a ciò, la sua camicetta ancora bagnata, non faceva altro che risvegliare in me il desiderio di lei esortandomi e sobillandomi oltremisura. In quel frangente agguantati l’opportuno coraggio e pomposamente le annunciai:
    
    “Ascoltami Beatrice, non prendermi per matto, non essere frettolosa né impaziente né sbrigativa, dopo mi dirai” – baciandola in modo inatteso e focoso, iniziando ad accarezzarle il corpo.
    
    Lei afferrò le mie mani e se le collocò sul seno, nessuno poteva far finire quel bacio ...
    ... interminabile, successivamente le sbottonai la camicetta e notai che dal suo reggiseno spuntava un florido capezzolo, era alquanto formoso, vistosamente desiderabile e stuzzicante, sicché iniziai a trastullarlo. Beatrice era totalmente rilassata, largamente coinvolta, i suoi sospiri mi facevano capire di proseguire senza paura né timori. La spogliai del tutto e iniziai a sbaciucchiare quel fantastico corpo magro e assai annerito dal sole, le baciavo i fianchi, l’esterno della coscia, poi guardandola negli occhi mi diressi verso il suo bocciolo cominciando a rilento a esplorarla con la lingua. Io captavo e raccoglievo le sue asprigne secrezioni sgorgare sul mio viso, sapevo che la stavo portando oltre il limite, però non avevo alcuna intenzione di fermarmi, giacché bramavo cogliere e assaporare totalmente il suo orgasmo, desideravo origliare e assistere agli spasmi convulsi della sua fica con la mia lingua, sicché seguitai leccandola con dovizia, mentre con le mani le toccavo il seno. Il suo strillo anticipò d’un baleno quel lungo e travolgente orgasmo, peraltro prolungato intenzionalmente da me in quanto insistevo con la lingua. Beatrice fu costretta a spingermi via, perché sapeva che non mi sarei mai staccato da lei, così fece trascorrere pochi attimi e poi in modo inaspettato candidamente mi rivelò:
    
    “Non ci crederai, tutti e due abbiamo dissipato in modo sciocco parecchi anni, sperperandoli e buttandoli via in modo insulso e infruttuoso. Dai, recuperiamo immediatamente ...