Ricacciare l’angoscia
Data: 18/07/2019,
Categorie:
Etero
Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu
Ecco, sì, in questo modo, va più che bene, hai un’inquadratura distratta e nettamente svagata, esattamente come accade realmente. Gli occhi attratti dalle calze di nylon nere sulle gambe non d’una fotomodella, certo, anzi meglio, ma di te piccola assai allettante e provocante creatura, come per voler raffigurare, sì, mi sono vestita, perché in ogni caso non nascondo nulla, poiché è proprio la missione del nylon, dato che tu ne segui la dinamica e il gioco delle tonalità dei colori grigi, fino a dove puoi vedere e continui sino a dove vuoi immaginare.
Le gambe che carnalmente e libidinosamente provocano muovendosi nel corridoio, giacché gli occhi sono sempre lì attratti e tentati inevitabilmente, perché sono anticipate dal tuo sonoro passo che riconosco tra tutte le colleghe del reparto, dal momento che da quel leggero fruscio della gonna s’intravede il netto e lussurioso avanzare. I piedi sono nascosti, ma tu sai che tutto è nello stesso nylon nero, che con impegno distendi ogni mattina per far aderire con premura a quell’epidermide, perciò a questo proposito al presente ti domando: è di queste uniche sfumature che vuoi avvolgerti e che vuoi far divertire chi ti guarda? Tu sai molto bene come le poesie siano state scritte anche solamente in bianco e nero, ma le parti del tuo corpo sono attualmente per me un tangibile incendio acceso dal desiderio. Questa scena è decisiva, perché è la più importante del film, anzi, dà proprio il significato ...
... all’intera storia del film stesso, che è per l’appunto la sua storia.
Tu devi comprendere appieno e interiormente come raffigurare di buon grado questa creatura, ma ancora di più come gestire e nel tempo stesso governare quell’attimo, non puoi fallire, non devi essere sufficiente, ma devi essere un’attrice straordinaria. Tu sei una quarantenne un po’ timida e riservata, eppure pacchiana con una vita normale, cioè comune sia affettivamente tanto nella vita sessuale: sin qui è stata solamente recitazione normale d’una brava e valida attrice come te. In un attimo senza pensarci, devi saper esprimere come la sua vita è cambiata totalmente e nulla tornerà giammai come prima, senza dare senso ad alcun pensiero, perché in quel momento non c’è stato modo di ragionare, non c’è stato ingegno, anzi il vuoto, il niente, un gesto soltanto motorio e rotatorio che compiono gli occhi come farebbe un faro nel silenzio della notte sovrastando il mare, così come con lo sguardo voltato di lato a metà un po’ dall’alto in basso, nel momento in cui il corpo mostra di dirigersi e d’andare da un’altra parte, perché ciò che conta è la direzione degli occhi. Così tu in questo finto sipario devi esprimere in una manciata di fotogrammi il cambiamento, la rivoluzione, una persona che cambia completamente vita e farci vedere per l’appunto in che maniera.
Tu sei al momento di fronte allo specchio ormai vestita completamente, concentrata ad ammirarti fingendo ...