La prima volta
Data: 18/07/2019,
Categorie:
Sesso di Gruppo
Autore: Klimt7, Fonte: EroticiRacconti
... ritenevo quella distanza ragionevole. 54 anni, un bell’uomo. Mercoledì dissi ai ragazzi che mamma ed io ci saremmo presi una giornata di vacanza per festeggiare il mio compleanno e di rendersi quindi autonomi per il pranzo e la cena e che saremmo rientrati il giovedì. Mercoledì mattina dissi a Silvia di fare i bagagli leggeri per una notte fuori casa. Lei annui e mi fece un sorriso sornione che non seppi ben interpretare. A Treviso prendemmo possesso della nostra camera e girovagammo per la città in attesa di cena. Sembravamo due fidanzatini imbarazzati perché sia lei che io sapevamo che stasera, stanotte, sarebbe potuto accadere qualcosa di molto intrigante. Credo di potere interpretare che in tutti e due si voleva che le ore passassero veloci. A cena portai Silvia, stupenda come sempre, in un ottimo ristorante dove si parlò di tutto meno di cosa sarebbe potuto accadere dopo. Al termine della cena, nel bere il caffè, dissi a Silvia che avevo conosciuto un uomo, Pietro, e che sarebbe stato disponibile a giocare con noi se da tutti e due voluto. Le spiegai come lo avevo contattato e la persona che era, da dove veniva sino a mostrarle una sua foto. Silvia disse che era un bell’uomo e che se volevo continuare lei non si sarebbe opposta ma precisò che ero io il fautore di tutto. Al che chiamai Pietro al telefono e dopo brevi convenevoli gli dissi che noi alloggiavamo all’hotel ……. e il nostro numero di camera aggiungendo di bussare alla porta non prima di un’ora per darci il ...
... tempo di rientrare e prepararci. Nel tornare all’albergo Silvia mi fermò e guardandomi negli occhi mi chiese se ero sicuro di ciò che intendevo fare. So che vuoi vedermi mentre uno sconosciuto mi monta, monta tua moglie ma te lo chiedo ancora: sei certo di ciò? Lo sono, Silvia, lo sono ma se tu hai una piccola, piccolissima remora mando tutto a monte. Voglio te, mia moglie e ti amo. Non ti nego, mi dissi, che anche io sono turbata da questo gioco e che sono un lago tra le gambe. Lo sono da quando mi hai detto che tutto era pronto. Mi vergogno di questo. Un bacio, un bacio d’amore ci accompagnò in silenzio verso l’albergo. In camera Silvia mi disse che sarebbe andata in bagno a rinfrescarsi e di pazientare un attimo. Uscì e la donna che vidi seppure non si fosse cambiata d’abito era una donna bellissima, una dea. Amore, ho la figa che gronda dalla voglia, perdonami, sei riuscito a farmi desiderare di fare la puttana stasera, farmi montare da un uomo che non ho mai visto prima, che probabilmente mi farà godere, mi farà sborrare sul suo cazzo. E tu potrai solo guardare perché non ti permetterò di toccarmi e di toccarti. Dovrai fare ciò che io ti chiederò di fare senza discussione alcuna. Sei d’accordo? Sei stupenda, come potrei non esserlo. Nel contempo sentiamo bussare alla porta e per pochi istanti ci guardiamo negli occhi come per chiederci se di va ad iniziare l’incontro o a rinunciare ad esso. Basterebbe non aprire. Invece Silvia va ad aprire ed ecco che davanti a lei si trova ...