1. Voglia di mia sorella 3


    Data: 17/07/2019, Categorie: Incesti Autore: Profeta Noah, Fonte: EroticiRacconti

    ... potuto chiedermi qualsiasi cosa in quel momento e l'avrei fatto senza esitazione alcuna.
    
    "Voglio asciugarmi. Puoi portarmi una tovaglia e dei vestiti?"
    
    "Va bene. Cosa indossi?"
    
    "Nel comodino ci sono delle canotte, va bene una qualsiasi. Sulla sedia della scrivania dovrebbero esserci dei pantaloncini e..." arrossì, "potresti portarmi delle mutandine?"
    
    "Certo," dissi sorridendo.
    
    "Un paio di cotone vanno più che bene."
    
    "Ogni tuo desiderio è un ordine!"
    
    "Grazie!" Mi alzai. Non notai niente di strano, ma vidi che Sara mi fissava. Avevo una gigantesca erezione, lì, a pochi centimetri dal suo viso! Eravamo entrambi rossi per l'imbarazzo. Velocemente cercai di coprirmi e uscire dal bagno, inventando scuse. Entrai nella sua cameretta e chiusi la porta. Ero mortificato. Cos'avrebbe pensato di me? Tanti pensieri affollavano la mia mente e, badate bene, nessuno di quelli era buono. Mi ci volle un minuto abbondante per ricompormi. Mi sforzai a credere che non era mai successo. Mi avvicinai al cassetto, osservando la varietà di intimo. Mutandine di cotone classiche, stile bikini, fino a quelle di pizzo, e persino alcuni perizomi. Afferrai quelle che mi aveva chiesto e tornai velocemente da lei. La mia erezione era calata... finalmente. Presi una tovaglia e bussai alla porta. Udii a malapena mia sorella, che mi invitò ad entrare. Le mostrai ciò che le avevo portato. Fece si con la testa. Sistemai i vestiti su una sedia e, voltandomi, le passai la tovaglia. "Grazie." ...
    ... Disse mentre si sollevava dalla vasca. Asciugò i capelli, la faccia e via via tutto. Mi chiese se potevo passarle le mutandine. Le presi dalla sedia e le tenni dietro la schiena. Fece forza sulle mie spalle, così da sollevare le gambe e farle scivolare sul sedere. Fece lo stesso con la canotta e i pantaloncini.
    
    "Sono pronta!" Mi voltai, era seduta. Il mio pene eretto era vicino le sue spalle. Come avevo fatto a non accorgermene subito? Arretrai e, con una mano, provai a coprirmi. "Mi dispiace..." Non ci volevo credere! Era ancora più imbarazzante di prima, stavolta non avevo nessuna scusa per uscire di fretta dal bagno. Sara notò quanto fossi in difficoltà e provò ad aiutarmi. "Marco, non preoccuparti. So che è una cosa normale. Non fa niente." Sapevo che voleva essere gentile, che era mortificata quanto me ma le sue parole mi rincuorarono.
    
    "Mi riporti a letto?" Aprì le braccia in maniera giocosa. Era così divertente. La sollevai come prima, trasportandola tra le braccia. C'era solo un piccolo particolare: il suo culetto andò incontro più e più volte alla mia erezione! Non avrei più avuto il coraggio di guardarla in faccia! Le coperte ed il materasso era ancora umidi.
    
    "Me ne ero dimenticato. Dammi il tempo di pulire."
    
    "Ci vorrà un pò. Posso dormire nel tuo letto? Solo per stanotte."
    
    "Beh... certo... va bene..." La portai in camera, aiutandola a distendersi. Non ero sicuro potessi dormire nel letto con lei.
    
    "Allora?" Disse senza aprire gli occhi.
    
    "Che c'è?" ...