1. Sognando la mistress.


    Data: 17/07/2019, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: segati, Fonte: RaccontiMilu

    ... immediatamente Google Map e digitai quell’indirizzo…mi prese un fremito misto di paura e di accettazione. Non era una casa in citta…, ma una sperduta struttura in mezzo al nulla. Una lunga strada non asfaltata collegava un piccolo paese a quella che ormai io immaginavo il luogo dove avrei incontrato la mia mistress…Si doveva trattare una vecchia casa di campagna…e la mia immaginazione inizio a vorticare…fantasie su una grande stanza tutta grezza, una vecchia stalla con tanti ganci al muro, ed uno , in particolare, che scendeva, sinistro, dal soffitto. Ed immaginavo cosa poteva esserci come strumenti…croci a “X”, un letto senza materasso, una pesante gogna… magari, una struttura che io avevo visto su un sito specializzato…un tavolo attrezzato che serviva a imprigionare lo slave e sottometterlo alle pratiche mediche che la mistress aveva in mente… tutto quanto utile per punire uno slave. Facile immaginare che quella notte non riuscì a chiudere occhio…un misto di eccitazione, paura. goduria…non pensavo ad altro…aspettavo che fosse l’ora di alzarsi e prepararsi per quell’incontro. Non cenai nemmeno….ero un fremito di eccitazione. Pensavo e ripensavo a tutto quello a cui andavo in contro…mi assaliva il timore che stavo per cacciarmi in un casino, che magari la “tipa” con cui dovevo incontrarmi non era tutta “regolare” e che magari mi avrebbe rapito o addirittura ucciso dopo avermi seviziato… Ma no, mi dicevo, ti fai troppe seghe mentali. Finalmente giunse la mattina….per non ...
    ... dare troppo nell’occhio cercai di rispettare la solita routine… gli orari di uscita, il mio abbigliamento..niente doveva tradire le mie reali intenzioni. Avevo preso con me il cellulare ed il cambio di vestiti, niente più. I contanti per pagare la seduta li avevo già pronti in una busta. Non avevo altro, se non la voglia di partire ed arrivare all’ora stabilita, nel luogo stabilito. Prima di avviare la macchina mandai una mail al mio responsabile a lavoro” Mi scuso ma ho avuto una nottata terribile con mal di stomaco e diarrea, non posso venire oggi, per favore mi consideri in ferie. CI vediamo domani” Aspettai la risposta affermativa “ok, rimettiti”… mi sentii a disagio per aver mentito, ma non potevo certo dire “oh, prendo un giorno di ferie per andare a fare lo slave!”….anche se mi sarebbe piaciuto dire al mondo quello che sentivo. Avviai il navigatore, percorrenza prevista un ora e 15 minuti. Sospirone , ripensai a tutto…avevo rispettato le regole ? era davvero pronto a varcare quella soglia, a fare quel passo ?…..non ci volli pensare oltre e… E misi in moto la macchina Fu difficoltoso non superare i limiti di velocità…volevo arrivare presto, prestissimo. Immaginavo me, nudo, in balia di una sconosciuta, che soffrivo e godevo senza poter nemmeno ribellarmi… Ed arrivai a destinazione. Senza non poche difficoltà arrivai nei pressi di questa casa di campagna. Era una struttura diroccata, in fondo ad un sentiero che partiva da una strada che si dipanava fra boschi ed aperta ...
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