Fragore e tempra
Data: 13/07/2019,
Categorie:
Lesbo
Sesso di Gruppo
Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu
Quest’oggi mi sento particolarmente carica, deliziosamente euforica ed eccezionalmente determinata, mi sono alzata di buon’ora, cosa peraltro inusuale per me, poiché mi succede di rado, in quanto mi piace beatamente sonnecchiare sotto le coperte, per il fatto che vado a farmi un giretto fra il bosco a ridosso della mia abitazione, imponendomi di farmi almeno un’ora di giovevole camminata. Porto al termine il compito che mi sono prestabilita e rientro verso casa, entro nella mia dimora che ho ancora il respiro sostenuto, quando poco dopo dall’esterno attraverso la vetrata dell’androne la sento esclamare e subito dopo la vedo:
‘Priscilla’ – mi dice lei con enfasi salutandomi.
‘Ciao, bella fighetta mora’ – ribatto io all’istante, sogghignando ed enfatizzando il saluto.
In quel momento l’esamino, porta il vestito nero con le spalline, i tacchi al punto giusto, i capelli schiariti dal sole e molto lunghi. E’ lieta, oggi pare leggermente astrusa ed equivoca, perché francamente è la prima volta che viene da me.
‘Ascolta. Ti fidi d’arrivare fin qua dalla strega malvagia e perversa?’.
‘No, tranquillizzati, nessun pericolo, perché appena la megera mi vedrà scapperà via all’istante per lo spavento che le causerò’.
‘In tal caso allora azzardo sul di sotto, per caso nulla?’.
‘Hai indovinato, è corretto, sì’.
Lei solleva il vestito sopra i seni: è nuda, tutta disadorna e sobria, la pelle annerita dappertutto, l’inguine per l’occasione ...
... rasato, un piercing sul capezzolo sinistro. E’ sovente arguta, briosa e spassosa, con freddure e gesti continuamente aperti come il sorriso che dispensa con cortesia e piacevolezza.
‘Dai, su, di conseguenza, vorrai sbalordirmi con una prestazione?’.
‘Sì, certo, anzitutto però dammi la possibilità d’entrare’.
Ridiamo in modo fragoroso ammiccando, oltre a ciò non trovo le chiavi, poiché devo averle lasciate nell’automobile, così m’auguro e spero. Scendiamo e vedo sono che sono appoggiate là sul sedile, lei sale e chiude la portiera:
‘Se ti fa piacere inizio qui?’. Io le strizzo l’occhio e ci avviamo, avvertendola che fra poco potrà sbizzarrirsi.
Adoperiamo nel mentre l’ascensore e siamo subito al quarto piano, mi ripete che vuol vedere come ho ammobiliato il covo, perché gironzola qua e là, poi si scaglia con un’espressione contenta sul canapè annunciando:
‘Onestamente mi conquista, perché anche lo scompiglio a modo suo fa mobilio’.
‘Ci credo bene, se lo attesta con decisione un’affermata arredatrice’ – mentre le porgo un bacio sulla guancia con lo schiocco.
In quella circostanza mi siedo accanto, in verità stando lievemente obliqua per osservarle la faccia. E’ aggraziata e deliziosa, non si discute, con il filo di trucco i suoi occhi di colore blu intenso diventano come dei profondi oceani, la tintarella è perfetta, mentre per l’occasione m’appunto la sua inedita asserzione:
‘Sai una cosa? Ti sei mai interessata di nudismo? T’affascina ...