Io lei e il fantasma
Data: 11/07/2019,
Categorie:
Sesso di Gruppo
Autore: Pennafucile, Fonte: Annunci69
... telefono fisso che aveva in dotazione una vecchia batteria piatta da 4,5 volt in quanto il cellulare non prendeva poiché per rendere il luogo ancora più simile al passato anche la corrente elettrica era assente, la luce era garantita da candelieri che sarebbero stati accesi tutta la notte, eccetto nelle camere dove si poteva accedere con antiche lanterne a petrolio che dovevano essere rigorosamente spenti durante il sonno per motivi di sicurezza.
Erano ormai le 5 del pomeriggio e dopo poche ore dovevamo recarci nel salone dove la servitù ci avrebbe servito la cena.
Nell’attesa ci rilassammo con un bagno caldo.
un bagno nella antica vasca dove l’acqua era versata a mano dopo essere riscaldata con la caldaia a legna.
La servitù restava in attesa per rabboccare di tanto in tanto mano a mano che l’acqua si raffreddava.
Il fatto che qualcuno ci osservasse nudi mentre mentre facevamo il bagno era piacevolmente eccitante ed il mio pipino sollevava la testa.
Al momento di uscire l’erezione era più che evidente.
La servitù ci aiutó ad asciugarci con antichi teli e per far ciò le mani della cameriera dovettero passare più volte sul mio pene eretto.
Di le comodità che diamo per scontate ogni giorno non vi era traccia. Era un bel tuffo nel passato, a distanza di poche centinaia di metri la vita era 500 anni più avanti, ma in quel luogo il tempo si era fermato. Non c’era il phone per asciugare i capelli, non c’era il water, la carta igienica. Il cellulare, la tv ...
... erano forse le cose di cui meno sentivamo la necessità.
Era tutto specificato nella presentazione sul blog del locale, ma viverlo era differente. Eravamo affascinati, ma anche preoccupati di dover passare la notte in quel posto.
Scendemmo nel salone dove ci fu servita una cena come quella di un principe, con selvaggina formaggi e vini tipici serviti in brocca e scodelle che ci resero sbronzi in un attimo.
Il personale lasciò il castello verso le 20:30 di sera ed in pochi minuti sul castello scese il silenzio.
Eravamo soli, praticamente isolati dal mondo, una sensazione di eccitazione mista a paura ci avvolse.
Ci portammo sulla terrazza ad attendere la sera. Era quasi finita l’estate e la temperatura era abbastanza gradevole.
Il buio scese presto e noi due soli senza nessun tipo di interferenza chiacchierammo a lungo. Erano anni che non vedevamo le lucciole ed era veramente romantico.
Sorseggiammo un bel po di vino, e ci ritrovammo abbracciati come diversi anni prima.
Cominciava a fare freschino e decidemmo di rientrare all’interno.
Chiudemmo tutte le porte e le finestre, ma avevamo un certo timore nel dover passare la notte in quel luogo, pensando che potevamo essere alla mercé di chiunque.
I candelabri erano molto
affascinanti, ma la luce era appena sufficiente per vedere dove si mettevano i piedi, le correnti d’aria, inoltre, parevano spegnere la luce da un momento all’altro.
Dopo esserci lavati, andammo a letto. Ci eravamo portati un paio ...