Io lei e il fantasma - Racconti Erotici

Io lei e il fantasma

Eravamo una coppia felice, ma ultimamente era calata l’armonia o meglio era calata la libo.

Dopo alcune settimane senza particolari problemi ci accorgemmo che ci stavamo allontanando e la cosa non era piacevole. Soprattutto non era piacevole che più il tempo passava e più questo era diventato la normalità.

Nel frattempo io mi ero dedicato allo sport e alla palestra.

Avevo acquisito un fisico prestante e alcune donne che prima mi ignoravano avevano cominciato a farmi il filo.

Declinai ogni avance con gentilezza e rispetto, ma non avevo voglia di gettare al vento 25 anni di bellissima vita di coppia.

Dopo alcuni mesi decidemmo di comune accordo di incontrare un terapista.

Era un uomo di bella presenza con bellissimi occhi azzurri che a mia moglie Paola non saranno sicuramente sfuggiti. La sua voce era possente e allo stesso modo tranquillizzante, direi seducente.

Dopo aver seguito alcune sedute la terapia pareva non funzionare. Fu allora che Franco, il nostro terapista, ebbe un’idea: Lasciare la nostra casa(secondo lui causa della nostra vita platonica)ed andare a fare una vacanza in solitaria in un antico castello sull’Appennino piacentino.

Pare che passare una notte nel castello faccia ritornare la libido nelle coppie.

“La presenza del fantasma è una leggenda, ma sembra che le coppie che vanno a passare la notte in quel posto poi abbiano una seconda giovinezza” disse ”per me la vostra coppia non ha niente che non va. Dovete solo passare questo ...

... blocco.

Se avrete bisogno in futuro sarò disponibile,ma per ora preferisco sospendere la terapia”.

Ci adeguammo alla decisione della dott. Franco.

Tornati a casa ci informammo sulla struttura menzionata e ci incuriosì non poco.

Il prezzo era molto al di sopra della nostra abituale soglia di spesa, diciamo che per una notte il costo era pari a un mese in un albergo 4 stelle, ma affascinati dalla tipologia di vacanza e ammagliati da alcune recensioni che descrivevano il castello come afrodisiaco, decidemmo comunque di andare per qualche giorno.

Finalmente arrivò la data tanto attesa.

Dopo qualche ora di viaggio arrivammo al parcheggio indicato sulla mappa, scaricammo i bagagli e seguendo le indicazioni che ci avevamo dato passammo in un sentiero che collega il parcheggio ad un piazzale dove ad attenderci c’era una carrozza trainata da cavalli che ci avrebbe portato a destinazione, ma non solo di luogo, anche di tempo.

Come in un film all’arrivo c’era una bellissima governante è tutta la servitù, vestiti tutti con costumi d’epoca.

Guardandoci intorno non vi era più traccia di civiltà moderna sembrava veramente che il tempo di fosse fermato al medioevo.

La governante ci fece visitare tutta la struttura spiegandoci quali luoghi erano accessibili e quali ci erano vietati in quanto la struttura era in parte privata.

Alessandra, la governante,ci avvisò che durante la notte saremmo stati soli nella struttura, ma in caso di bisogno avremmo potuto usare il ...