1. Odissea in famiglia cap 7


    Data: 09/07/2019, Categorie: Tradimenti Autore: 1945, Fonte: RaccontiMilu

    ... zittì
    
    Silenziosa si mise prona . Da dietro le fece un ditalino per prepararla e le picchiò in figa il suo cazzo peloso. Mia moglie ancora calda ricominciò a gemere e farfugliare: siii, sììmuoio. Lui continuava a chiavarla: aveva capito d’averla in pugno e non doveva mai essergli successo una situazione simile. Le disse ti piace? E a ogni domanda muoveva il cazzo per meglio sollecitarla. Le : si si . Non era Francesca, ma una ninfomane che parlava Posso sborrarti dentro ? E esagerò : sarai la mia donna e lascerai tuo marito. Francesca certamente non capiva, ma disse di si ;tutto quello che vuoi E lui continuava: sarai sempre la mia troia ? Si, si Questo dialogo surreale continuò ancora per poco per fortuna perché lui volle provare il suo culo e qui il piacere di Francesca scomparve per lasciare posto solo al dolore. Gli irti peli le facevano male e quelli che prima erano gemiti di piacere diventarono di dolore. Cercò di sfuggirgli, ma lui da dietro la prese per un capezzolo tirandolo. L’ulteriore dolore la immobilizzò e lo implorò: sto ferma, non scappo, fai piano per favore. Lui le lasciò il capezzolo. Vedevo mia moglie a pecorina con la faccia sul letto e le mani allargate dalla tensione sul materasso che sofferente prendeva tra le natiche il sesso di Giovanni. Sudava e si agitava; soffriva. Lui le disse: troia vienimi incontro e lei spingeva piano il culo verso lui. . Con meno violenza Giovanni si godette il culo di mia moglie , ma non venne dentro . Ogni tanto lo ...
    ... estraeva completamente per vedere l’ano rimanere aperto e poi lo ricacciava dentro brutalmente facendola sobbalzare e infine decise di abbandonare quel buco di piacere. Le accarezzò il culo con le mani ,e gli diedi leggeri schiaffetti come gustandosi con il tatto quell’ opera d’arte. Mia moglie emise un sospiro di sollievo quando lo sentì abbandonare il canale anale, ma non ebbe il coraggio o la forza di abbandonare quella posizione di sottomissione. Giovanni si sedette su bordo del letto al suo fianco. Francesca doveva essere intontita dal dolore provato e segui la sua mano che gli dava indicazioni su cosa fare. La guidò a mettersi di schiena a lui. Era in piedi, il viso rivolto allo specchio e la fece mettere tra le sue gambe Nello specchio doveva vedersi nuda , i capelli sciolti, il viso rigato dai trucco sciolto per colpa delle lacrime e quel reggicalze simbolo del suo essere troia. Cosa provava? Tenendola per i fianchi la fece sedere su lui mentre si teneva il cazzo in alto tenuto da una mano che aspettava. Dove glielo avrebbe messo? Domande lampo nella mia mente: culo o vagina? Vagina. Quando il glande fu a contatto ,insinuato tra le grandi labbra, lasciò che scendesse da sola impalandosi senza il suo aiuto. Un ooh di piacere di Francesca ne accompagnò l entrata. L’effetto pelo fece subito effetto. Entrato tutto dentro lei, mise le mani sui suoi fianchi e i fece scopare. Era lei poggiando i piedi a terra che si alzava e sedeva sul cazzo e godeva e come se godeva e come se non ...
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