1. Odissea in famiglia cap 7


    Data: 09/07/2019, Categorie: Tradimenti Autore: 1945, Fonte: RaccontiMilu

    Odissea in famiglia cap 7 ed ultimo
    
    Restarono fianco a fianco alcuni minuti sul letto . Ognuno pensava agli affari suoi anche se sono sicuro che sentissero ancora l’effetto dell’eccitante. Infatti Giovanni stava con la mano giocando con le palle e si accorse di averlo ancora abbastanza in tiro. Le disse: non abbiamo finito, vatti a lavare la passera che te la voglio leccare, ma così com’è non mi piace. Mia moglie fece quanto chiesto e dopo breve era ancora al suo fianco, indossava ancora il reggicalze. Lui le mise una mano sotto le spalle tirandola a sé. Senza chiederle il permesso le sciolse i capelli dalla coda che ancora aveva. Mia moglie non disse nulla. Ripeto a me: speriamo non abbia riconosciuto chi fosse. Le disse: dimmi un po’ di te e chi ti ha dato la email per metterti in contatto con me ? Mia moglie non casca dal pero, doveva già essere informata dalla cosa, e gli propina una storiella che forse aveva già usato. Vivo a Torino e ogni tanto quando mio marito è via per lavoro faccio l’escort , ma solo tra Piemonte, Liguria, Lombardia dove posso spostarmi avanti ed indietro in giornata perché mio marito non sappia. Lui: ti muovi in treno? Lei : no, in auto. Lui: come mi hai trovato? Ti ho trovato grazie ad una collega di cui so solo il nome, Franca. E’ lei che mi ha scritto dicendomi che in questo periodo era molto impegnata e se volevo c’era un cliente che sarebbe stato ben interessato a me. Mi ha mandato l’email e ti ho contattato . Tutto qui. Giovanni fece un ...
    ... sorriso malefico, ma non replicò. Si sposto ai suoi piedi facendole piegare leggermente le gambe per avere i suoi orifizi a disposizione. Cominciò a leccarla partendo da dove finiscono le calze per poi arrivare alla passera e poi ricominciare dall’altre parte. Era abile e la sua lingua era capace. Leccava e succhiava la delicata morbida pelle che emergeva alla fine delle calze. Un paio di volte si fermò a suggere in modo vorace e mia moglie tenendogli le mani sul capo disse: no, non così mi fai male e rimangono i segni, non farlo. Le fece appoggiare le gambe sulle sue spalle e si concentrò sui due orifici. Partiva dall’ano, lo leccava ci infilava la lingua appuntita per poi passare alla passera Poi si sollevò e porto il cazzo alla bocca di Francesca che ben vedendolo ne rimase un po’ schifata, ma è peloso? E lui ridendo : per questo ti piace tanto. Non perdere tempo e fai il lavoro perché sei pagata e glielo spinse contro le labbra. Mia moglie apri le labbra accettando il suo peloso uccello lui stava spingendo con foga il suo cazzo dentro le labbra e si aiutava con la mano dietro la sua nuca . L’effetto combinato di quella violenza e i suoi peli che la graffiano la cavità orale giungendo in gola le provocarono conati di vomito a cui Giovanni fu indifferente. Vedevo le lacrime scenderle dagli occhi mentre il suo scuro cazzo le riempiva la bocca , poi improvvisamente lo tirò fuori. Ho capito, non ti piace allora te lo metto nel culo Lei: no. Lui : zitta altrimenti ricomincio. La ...
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