Dare sfogo all’inquietudine
Data: 04/07/2019,
Categorie:
Etero
Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu
... ginocchia, suda e sente la schiena rigida, il respiro diventa affannoso e convulso, lei si guarda, poiché attualmente le gambe sono davvero scoperte e l’interno della coscia è in bella mostra.
Il ragazzo sembra accusare manifestando il colpo, anche il suo volto si arrossa, stropiccia gli occhi e anche lui sembra visibilmente in affanno e chiaramente in apprensione. Lo sguardo di Susanna si dirige ancora alla gente di fronte, poi alle amiche, ancora una volta nessuno fa caso a lei. La funzione religiosa è al termine, lei fissa il ragazzo e cerca d’ideare immaginando se da laggiù possa vedere magari una piccola porzione del suo intimo, lei avverte i fluidi scorrere, la gola invece è diventata asciutta, giacché deglutisce a fatica. La messa al momento è finita, eppure prima d’alzarsi per l’uscita in preda e vittima del suo spasimo fisico, ignorando ogni cautela allarga ancora un poco le cosce per dieci secondi appena, fissando in faccia il ragazzo ormai diventato paonazzo in viso.
Il patimento assieme a quella tortura finiscono e Susanna quasi correndo s’avvia verso l’uscita. Al presente non vede l’ora di ritornare a casa, perché si sente appiccicosa e sudata, giacché ha urgente bisogno d’un bagno e di restare da sola con sé stessa per qualche minuto, in modo da potere trovare uno sfogo a ...
... tutta quella tensione e a quel turbamento accumulato arrivato in modo inatteso. Anche il giovane esce in fretta, perché anche lui non ne poteva più di quella lunghissima cerimonia, giacché la luce violenta dell’esterno gli provoca un altro dolore agli occhi già ben visibilmente irritati. Non riesce a respirare, perché quel fastidioso e maledetto raffreddore lo aveva messo a terra, di certo aveva anche un po’ di febbre. Della funzione non aveva capito una sola parola, dal momento che quella mattina non era riuscito nemmeno a sopportare le lenti a contatto, a tal punto che con gli occhi pieni di lacrime faticava a vedere chi aveva attorno.
Al momento poteva finalmente correre verso casa per prendere qualcosa cercando d’attenuare il fastidio, cionondimeno di quella bizzarra mattinata rammentava unicamente un repentino baratto di sguardi con una ragazza che era sull’altare. Non era certo d’essere riuscito a vederla con chiarezza, però sembrava proprio piacevole e con un sorriso conquistante e piacente.
A ben vedere, però, quasi certamente valeva la pena e sarebbe stato in modo definitivo fruttuoso e propizio, riconsiderare ed essere lì presente qualche altra domenica per assistere a quella funzione domenicale, però stavolta con l’accortezza, con l’aiuto e con il sostegno quantomeno delle lenti.
{Idraulico anno 1999}