1. L'idraulico (muscoloso e tatuato)


    Data: 03/07/2019, Categorie: Gay / Bisex Autore: Freek 1977, Fonte: EroticiRacconti

    L'anno scorso, nella gelateria dove lavoro, abbiamo avuto un problema con i tubi dell'acqua e siamo stati costretti a chiamare un idraulico: poiché il nostro di fiducia era in ferie, ne abbiamo preso uno a caso da una pubblicità e, visto come sono andate le cose, direi che è stato un gran colpo di fortuna.
    
    Appena Antonio varcò la soglia della gelateria, ebbi un tuffo al cuore: alto almeno un metro e 80, abbronzato, muscoloso e tatuato, faccia da furbetto, riuscì a mandarmi subito in tempesta ormonale; appena lo vidi pensai "Porca miseria, che figo! Quanto me lo farei!" e, sicuramente, cominciai a guardarlo con il solito sguardo da cagna vogliosa.
    
    Il problema che avevamo era una perdita d'acqua, ma siccome non sapevamo in che punto, Antonio dovette passare in rassegna praticamente tutto l'impianto idraulico: dato che poco dopo avremmo dovuto aprire il negozio al pubblico, ci disse che sarebbe tornato il giorno dopo, prima dell'orario di apertura, ovvero quando c'ero solo io di sotto in laboratorio a fare il gelato.
    
    Non vi dico la mia gioia nell'apprendere la notizia che io e Antonio saremmo stati soli il giorno successivo! Era l'occasione per squadrarlo bene da capo a piedi, rifarmi gli occhi coi suoi muscoli tatuati e, se avessi superato la mia timidezza, magari anche qualche battutina.
    
    Venne l'indomani: quando arrivai al lavoro, Antonio era già lì davanti che mi aspettava "Ciao! E' tanto che sei arrivato? Mi spiace averti fatto aspettare sotto il sole... forse ...
    ... non avevi capito che sarei arrivato alle 9 e mezza?" "No, tranquillo, sapevo l'orario. Sono qui da 5 minuti... e poi sono abituato a sudare" subito pensai "ti farei sudare io... se ti acchiappo!".
    
    Gli mostrai dove erano i contatori e cominciai il mio lavoro, ricordandogli che se avesse avuto bisogno di qualsiasi cosa, ero a sua disposizione; dopo un po' lo sentii chiamare "Andry, vieni un attimo qua, mi sa che ci siamo!": forse aveva trovato la perdita? Mi affrettai ad andare verso di lui e lo trovai nel sottoscala.
    
    "Senti qui come scorre l'acqua" e, indicando i tubi che passavano sopra le nostre teste, chiuse la porta a soffietto e mi ritrovai in uno spazio di circa due metri quadrati con quel gran pezzo di manzo: era troppo per i miei ormoni e cominciai a sudare "Andry, che c'è? Ti senti male?" "Forse un po' di claustrofobia... meglio che esca da qui" ed uscii di fretta, rintanandomi nel laboratorio.
    
    Stare a così stretto contatto con lui mi aveva fatto uno stranissimo effetto, era evidente che lui mi piacesse davvero tanto, ma non potevo fare cazzate al lavoro e feci finta di nulla; lui trovò la perdita: si era rotta una valvola, poco prima che i tubi passassero nel sottoscala, e il guasto fu riparato.
    
    Visto che aveva fatto un bel lavoro in gelateria, qualche mese fa l'ho chiamato anche a casa: dovevo fargli sostituire il rubinetto della cucina e, visto che oltre a essere idraulico, Antonio è anche falegname ed elettricista, gli feci guardare i faretti del mobile ...
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