1. M.


    Data: 03/07/2019, Categorie: Etero Autore: LilithTrav, Fonte: Annunci69

    ... camicetta.
    
    Ora, mentre una mano era rimasta in mezzo alle sue gambe, l’altra palpava con decisione uno dei suoi due seni, prima stringendolo forte nella mano, per poi passare solo al capezzolo.
    
    Le fece togliere la camicia e il reggiseno e si concentrò con tutte e due le mani sui suoi seni.
    
    Lei andò indietro con la testa, chiudendo gli occhi.
    
    La donna le alzò la gonna, le abbassò i collant fino a sotto le ginocchia e le mise nuovamente una mano sul sesso, sfregando la stoffa dello slip che indossava sulle labbra e sul clitoride.
    
    Lei era bagnatissima, l’odore del suo sesso si spargeva intensamente nella stanza buia…
    
    Cominciò a toccare la donna, prima sul viso, per scendere poi rapidamente sul collo e ancora sui seni grossi e sodi.
    
    Quell’unione saffica durò per qualche minuto, poi la donna si fermò e chiamò il ragazzo, che nel frattempo era rimasto di là.
    
    Lei si era quasi dimenticata di lui, in quel momento non riusciva neanche a trovargli una collocazione in quella situazione.
    
    Non era necessario.
    
    Ci avrebbe pensato quella donna.
    
    Lui arrivò, con l’aria sottomessa e si abbassò i pantaloni, come gli fu ordinato.
    
    Lei notò con piacere il suo attrezzo, che era già pronto ai voleri della sua padrona.
    
    La donna si chinò, le tolse le scarpe e finì di sfilarle i collant e gli slip.
    
    Si rialzò e si mise dietro di Lei, le passò le mani sui fianchi e salì, fino a chiuderle ad uncino tra braccia e le spalle.
    
    Ora Lei era bloccata.
    
    “Scopala, ...
    ... avanti, scopa questa troietta..”
    
    Lui obbedì, si avvicinò e la penetrò con decisione e con sicurezza, in piedi.
    
    Lei ebbe un sussulto, il suo sesso era grosso e si muoveva dentro con molta disinvoltura, aiutato sicuramente dai suoi umori che aumentavano ogni secondo che passava.
    
    Lui la stava scopando a dovere, ma Lei si accorse che non la stava facendo godere.
    
    Lui era solo un attrezzo, era il mezzo che la donna usava per completare la sua dominazione.
    
    Non era lui a farla godere, era la donna, che usava il suo cazzo come prolungamento del suo corpo.
    
    Da quando era entrata, Lei era rimasta quasi ipnotizzata da quella figura femminile così portentosa.
    
    La donna aveva preso possesso subito della sua mente e adesso si stava scopando il suo corpo.
    
    Lui continuava, la donna le torturava i capezzoli e le leccava il collo.
    
    “La troia sta godendo, scopala più forte avanti…”
    
    Lui obbedì, aumentò il ritmo e l’intensità.
    
    Lei venne in un fiume di eccitazione, si trovò posseduta da quella strana creatura androgina che la toccava con quattro mani e e la baciava con due lingue, non riuscì a trattenere i suoi spasmi, si sentì di colpo le gambe cedere…
    
    La donna la lasciò delicatamente scivolare sul pavimento freddo, si ricompose, ordinò al ragazzo di rivestirsi e uscirono dalla porta.
    
    Lei rimase in uno stato di semi-incoscienza, sentì a malapena il suono della porta che confermava la definitiva uscita dei due dal negozio…
    
    Rimase nell’oscurità, sentiva il freddo ...