PerdutaMente
Data: 29/06/2019,
Categorie:
Etero
Autore: Labbra_di_lurido_blu, Fonte: RaccontiMilu
... a controllare un computo metrico. Poi, prima che mi allontani, mi chiede se possiamo vederci un secondo, oggi, prima di andare via, che mi vorrebbe parlare. Come vuoi, va bene, gli rispondo.
Alle cinque di Venerdì di solito vanno via tutti, la Gianna è uscita già da mezz’ora, poi Gabriele, con i suoi tempi preordinati, poi Antonio che scende giù in palestra a pompare i muscoli, e infine Cosimo che il venerdì va a puttane prima di rientrare a casa, ma questo credo di saperlo solo io. Infatti eccolo che arriva, alle cinque in punto, dice, Simona che fai ti trattieni ancora? Gli rispondo, aspetto ancora un poco, ho fissato con Matteo tra un’ora, per l’aperitivo. Lui sta in piedi con gli occhi bassi, prende una sedia e si ferma davanti a me. Mi dice, scusami Simona, scusami per ieri notte, sono stato veramente stupido. Ora mi guarda con gli occhi lucidi. Gli dico che non c’è problema e non c’è niente di cui debba scusarsi. Penso che abbia paura che io possa sputtanarlo con Scarpi o con gli altri, si vede che non mi conosce abbastanza. Mi fa così tenerezza, il suo sentirsi in colpa o in difetto, e sono così stanca e provata che, senza un perché, scoppio a piangere, davanti a lui. Allora si avvicina, e con le mani, accarezzandomi la testa e le spalle, in modo timido, cerca di consolarmi, mi dice Simona, scusa, Simona, lo so ho fatto una cazzata… io piango a lungo, singhiozzando in silenzio in un modo che non riesco a controllare, penso a tutto quello che mi ...
... causa sofferenza, provo un dolore immenso per tutte le persone sofferenti e sole che mi circondano, e soprattutto mi sento in colpa per tutte le mie cazzate, per quel sesso irrefrenabile e distruttivo che ossessivamente cerco e che ovunque vedo, ovunque provoco. Ma lui non può capire questo, forse pensa che sia colpa sua, poverino, la sua voce è lamentosa, mi dice, Simona ti prego, non fare così mi fai piangere anche a me. Gli dico, Cosimo, non c’entri nulla, sei una delle persone migliori che conosco. Cosimo, credimi, tu non sei un problema, ci sono tante cose che devo aggiustare nella mia vita. E poi, come se realizzassi solo in quel momento una piccola soluzione, non riesco a trattenermi dal dirgli questo: ho pensato che la cosa migliore sia che io lasci lo studio, e di cercare un altro lavoro. Veramente, non ci avevo ancora riflettuto prima. Cosimo reagisce in maniera spaventata, mi dice, ma cosa cavolo dici, non è affatto una buona soluzione, questa cosa non la voglio nemmeno più sentire, se vai via tu, vado via anche io. Così. Lo guardo. Gli dico, Cosimo, forse sono solo molto stanca, meglio se ne riparliamo Lunedì. Lui mi abbraccia, da amico. Sento dal suo tremore, che in realtà c’è molto di più, ma non credo che ci riproverà più con me. Lo sento sospirare. Mi dice, non dire più queste cazzate, ok?OK, gli dico, senza convinzione. Mi dice, allora ci pensi tu a chiudere? Gli dico di si, con la testa. Va via, appena un poco più sollevato. Lo sento prendere ...