PerdutaMente
Data: 29/06/2019,
Categorie:
Etero
Autore: Labbra_di_lurido_blu, Fonte: RaccontiMilu
... miei talloni, nella mia posizione con le gambe accucciate. Lui sente, dall’intensità dei miei gemiti che è il momento, accelera anche il suo movimento, è completamente sudato, anche lui ringhia emettendo come dei gridi sordi, sembra che avverta precisamente il momento in cui avrò il mio secondo orgasmo, che coincide anche con il suo. Urla come un animale. Si libera. Così. è così.
Devo essermi addormentata nel suo letto, lui è accanto a me, a pancia in su. Russa. Non so che ore sono. Cercando di non far rumore mi rivesto, recuperando i miei indumenti in giro per la stanza, sparsi tra la moquette che riveste il pavimento e il fondo del letto. Lui non si accorge di me, esco di stanza chiudendomi la porta alle spalle. Le luci del corridoio dell’hotel si accendono automaticamente illuminando il mio passaggio. Mi sento un po’ come una ladra che fugge di notte da dentro una casa che non conosco. Scendo le scale a piedi, per non prendere l’ascensore, e passando davanti alla hall vedo il portiere di turno che mi guarda in silenzio, e poi mi dice buonanotte. Fuori ha ricominciato a piovere, è mezzanotte e mezzo. Prima di avviare la macchina e di muovermi verso casa, riaccendo il cellulare. C’è un messaggio di Matteo, mi dice come è stato il film. Gli scrivo, il solito film cinese, un po’ noioso, ho dormito quasi tutto il tempo e non ti sei perso niente. Ci sentiamo domattina. Buonanotte, amore mio.
Martedì, ore 7,15. In cucina, sto ...
... preparando il caffè. Cose da fare stamani: andare in studio, più tardi visita a un cantiere, e poi stasera molto probabilmente uscirò con Matteo. è oggi che ha l’esame. Mentre il caffè sale, arriva Myriam, la mia compagna di casa, vuoi un caffè, le chiedo. Mi dice che devo ancora darle i soldi delle ultime bollette del gas e dell’acqua, quasi trecento euro. OK, le dico, oggi prelevo, anche se mi girano un po’ le scatole perché in casa c’è sempre quel ciccione del suo fidanzato che si fa la doccia mattina e sera, fosse per me dovrebbero pagarne due di quote. Gli dico, va bene, e lei mi dice, senti, ti volevo parlare di una cosa. Quando dice ‘senti’, lo dice sempre calcando sulla ‘e’, in modo un po’ lagnoso. Quella ‘e’ profuma di litigio. Che c’è, Myriam, dimmi, e lei mi dice che ora non è il caso introdurre l’argomento e preferisce parlarmene con calma, vuole solo sapere quando sarò a casa. Myriam è una ragazza bassa, magrolina, coi capelli crespi rossicci, di origine meridionale. Anche lei ha studiato ingegneria, poi ha trovato un posto all’ufficio tecnico comunale, sembra sempre imperturbabile a tutto, ma poi quando discute diventa una iena. Forse tra qualche mese potrebbe andare via di casa, a convivere col suo Saverio, o così spero, magari è questo che deve dirmi. Zuppo due biscotti nel caffè, che normalmente bevo a digiuno, ma siccome ho paura di far tardi anche stamani e ho paura di non farcela a fermarmi al bar per ...