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Non vengo a letto con te, ma tu continua a chiedermelo
Data: 26/06/2019, Categorie: Lesbo Autore: Honeymark, Fonte: Annunci69
1. - No, – mi rispose Debora. – Non vengo a letto con te. Ma tu continua pure a chiedermelo. Chiuse il telefono. Rimasi perplesso di fronte a una risposta così ambigua. Forse essere corteggiata la faceva sentire interessante, forse le piacevo, forse no. Era da più di un mese che non scopavo perché mi ero immerso a capofitto nel lavoro. Il lavoro viene prima di tutto e così, quando alzai la testa, non sapevo a chi chiedere di uscire con me. Non necessariamente per scopare, ma le relazioni vanno tenute in vita con mille piccole cose. O poche cose e grandi. Non puoi telefonare all’improvviso e chiedere a un’amica di fermare tutto e dedicarsi a te. Mi avevano anche regalato (si fa per dire, dato che avrei dovuto fare un servizio stampa) quattro giorni di crociera per due da Venezia alle isole greche, ma non sapevo proprio a chi chiedere di accompagnarmi. Ma, prima della crociera, dovevo capire come passare quel venerdì sera che era il primo weekend libero da un bel po’ di tempo. E che a quanto pareva avrei trascorso da solo. Suonò improvvisamente il telefono. - Ciao Matteo, – iniziò una voce che conoscevo. - Ciao Rita, come va? Con Rita ero uscito tre volte e avevamo fatto sesso una sola volta, l’ultima sera. Poi basta, non ci eravamo più sentiti. Non ricordavo perché tutto fosse finito lì. - Sei solo? – Mi chiese. – Posso parlare liberamente? - Sì, certo. Ma se vuoi ci incontriamo. - Intanto ascoltami, poi vediamo se è il caso ...
... incontrarci. Ahia... - Dimmi. - Vorrei una donna… La vorrei anch’io, pensai… Però rimasi interdetto. Le piacevano le donne? Era lesbica e per questo tra noi era durato poco? No, forse era bivalente… O altro. Magari le serviva una colf. - Una donna? – Ripetei. - Sì. - Vuoi dire… da portare a letto con te? Rimase zitta per qualche secondo. - Sì… – Ammise poi con un malcelato imbarazzo. Immaginai quanto avesse dovuto costarle prendere il telefono per chiedermi una cosa del genere. Il venerdì sera. - C’è un motivo per cui lo chiedi a me? – Le domandai perplesso. Prima di rispondere dovette pensarci. - Beh, l’idea di chiamarti mi è venuta lì per lì. – Rispose. – Ma a ben vedere le regioni sono tante. Rimasi ad ascoltare. - La prima è che tu non ti scandalizzi. La seconda è che sei una persona molto riservata. La terza è che, magari… una donna da condividere con me ce l’hai. - Beh – commentai sorridendo, – Quantomeno una certa confidenza ce l’abbiamo. Dimmi tutto. - Sono pronta, – rispose. – Ma è meglio che ne parliamo a voce. Sei libero stasera? Voglio dire... è venerdì sera e se sei impegnato nessun problema… - Per te posso liberarmi, – le dissi, anche se ero più che libero… - Dove? - Alle 20 a cena da Alessio, ti sta bene? - Sarò puntuale. Chiuse il telefono. Beh, perlomeno avrei potuto cenare in compagnia. Ci trovammo puntuali al ristorante, che avevo scelto perché elegante e molto riservato. Difficilmente ci avrebbero ...