1. L’ho spinta a tradire (racconto) conclusione


    Data: 25/06/2019, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: ToroRm2020, Fonte: Annunci69

    ... mancata.
    
    Si sdraiò sul letto rifatto di fresco e cominciò un 69 appassionato con la sua rivale. Marco aspettò qualche secondo, poi penetrò Moira da dietro, consentendo a Clelia di leccare insieme cazzo e fica. Il suono liquido della mazza che entrava e usciva dalla vagina la eccitava da morire.
    
    Di tanto in tanto, uscendo del tutto dalla fica, il cazzo di Marco le sbatteva sulla faccia e lei lo prendeva in bocca. I sapori di maschio e di femmina mescolati assieme le riempivano le narici, facendole girare la testa.
    
    «Io sto per venire» annunciò, mentre riprendeva fiato per un attimo e, in qualche modo, capì che anche gli altri due erano ormai prossimi all’orgasmo.
    
    Mentre godeva come non mai grazie alla lingua di Moira, vide Marco estrarre il cazzo dalla fica gocciolante di umori.
    
    Dal meato, che era a due centimetri dalla sua faccia, schizzarono innumerevoli getti di sperma che le inondarono la bocca, il mento e il collo.
    
    Mancava ancora una cosa perché tutto fosse perfetto. Clelia affondò la faccia tra le cosce di Moira e con la bocca grondante sborra le leccò con frenesia il clitoride fino a strapparle un urlo di piacere accompagnato dagli intensi brividi dell’orgasmo.
    
    Dopo si abbracciarono come cuccioli in cerca di calore. Marco, che era tra loro, si voltò verso di lei, sfiorandole l’orecchio con le labbra.
    
    «Ti amo» sussurrò, e bastò quello ...
    ... perché Clelia si ritrovasse con gli occhi pieni di lacrime. Non senza una puntina di gelosia, si chiese se anche a Moira avesse detto la stessa cosa, poi capì che anche in quel caso ciò che Marco provava per lei non sarebbe cambiato.
    
    Assaporando il calore del corpo di suo marito, cullata dal respiro lieve dell’altra donna, piano piano scivolò nel sonno.
    
    Carlo sentì suonare alla porta e andò ad aprire. Su richiesta di Laura, un’ora prima aveva portato le bambine da sua madre.
    
    «Stasera è una serata speciale» gli aveva detto lei al telefono quel pomeriggio. «Sono strafelice che il tuo colloquio di lavoro sia andato bene e voglio festeggiare alla grande. Ho una sorpresa per te.»
    
    Da tempo il sesso con lei era diventato sublime, sia in qualità che in quantità, e si era chiesto cosa avesse in mente per quella sera, sicuro che la sorpresa si sarebbe concretizzata sul letto.
    
    Solo quando aprì la porta capì l’entità del regalo che Laura aveva intenzione di fargli. Sulla soglia, insieme a lei, c’era una donna di un sex appeal straordinario, la cui semplice vista gli provocò un’erezione clamorosa.
    
    Il sorriso di Laura nel vedere la sua reazione, e quello della sua amica nel notare il gonfiore della patta, gli dissero tutto quello che aveva bisogno di sapere sulla serata che lo attendeva.
    
    «Amore» disse Laura con un sorriso complice, «ti presento Claudia.»
    
    FINE 
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