L’ho spinta a tradire (racconto) conclusione
Data: 25/06/2019,
Categorie:
Sesso di Gruppo
Autore: ToroRm2020, Fonte: Annunci69
... sensi.»
«Ti tengo aggiornata. Nel frattempo, ancora grazie per aver ascoltato i miei lamenti.»
«Quando vuoi io ci sono. Adesso cosa fai?»
«Quello che facciamo sempre per gli stronzi che ci piacciono. Estetista, parrucchiere e un salto da Yamamay per un intimo da stupro.»
«Non ce l’hai già?»
«Quello Marco me l’ha strappato a morsi» disse Clelia con un risolino, ricordando l’incontro nel suo ufficio.
«Fagli capire cosa si perde.»
«Ho intenzione di farlo impazzire» la rassicurò. E non solo lui, pensò, ma lo tenne per sé.
L’occhiata che Marco le rivolse quando aprì la porta, alle nove esatte, sarebbe valsa da sola il piccolo capitale che Clelia aveva lasciato al centro estetico. Si sentiva bellissima e sexy, e il modo in cui suo marito accarezzò le sue curve con lo sguardo confermò che non era solo una sua impressione.
«Ciao» esordì, tendendo la bottiglia di bollicine che aveva portato. Era stata incerta fino alla fine, poi aveva deciso che non le andava di presentarsi a mani vuote.
«Ciao» rispose lui, senza riuscire a staccarle gli occhi di dosso. «Stai benissimo» aggiunse poi, prendendo la bottiglia. «Vieni, entra.»
L’appartamento era piccolo, ma arredato con buon gusto, cosa che le diede leggermente fastidio. Avrebbe preferito trovare sciatteria e disordine, ma non lasciò trapelare nulla.
Moira era seduta sul divano, ma si alzò per venirle incontro. Indossava solo un corto kimono in seta rossa che le fasciava il corpo come una seconda ...
... pelle. Si chiese se sotto fosse nuda.
«Non credevo che saresti venuta» la apostrofò con un sorriso in cui Clelia cercò invano una qualsiasi traccia di ironia. O era sinceramente sorpresa, e apparentemente non in senso negativo, oppure avrebbe meritato un Oscar come migliore attrice protagonista e una stella sulla Walk of Fame. Marco era sparito in cucina, forse per mettere in fresco la bottiglia, forse per non trovarsi in mezzo a due leonesse in calore pronte a sbranarsi a vicenda.
«Ho detto che ci sarei stata e ho mantenuto la parola.»
«Ne sono lieta.»
«Farò finta di crederci» ribatté Clelia, senza riuscire a trattenersi.
«Io e te abbiamo cominciato con il piede sbagliato» rispose Moira, senza perdere del tutto il sorriso, «ma non dobbiamo per forza essere nemiche.»
«Finché ti scopi il mio uomo la vedo dura.»
«No, sei tu che ti sei scopata il mio.»
Clelia rimase senza parole.
«Sì, me l’ha detto, nel caso te lo stessi chiedendo» mise in chiaro l’altra, con espressione seria. «Sa che con me può dire tutto. Lì per lì la cosa mi ha ferito, non lo nego, ma poi ho capito che non era necessariamente un male e ho insistito perché tu ti unissi a noi.»
«Sei stata tu a volerlo?»
«Sì.»
«E ora che sono qui succede?»
«Dimostrami che non ho sbagliato» disse, aprendo il kimono. Sotto era nuda e completamente liscia, tirata a lucido come la carrozzeria di una macchina appena uscita dal concessionario. Clelia non era stata l’unica a volersi presentare ...