1. Quella volta in campeggio (seconda parte)


    Data: 22/06/2019, Categorie: Prime Esperienze Autore: jill23, Fonte: Annunci69

    ... consapevolezza del momento che stiamo vivendo, di quanto questo sia stato cercato e voluto da entrambi, della sua “peccaminosità” e disarmonia con le nostre convinzioni, ma non vogliamo per nessuna ragione rinunciarvi.
    
    Continuo a massaggiare!
    
    Tocco quelle lunghe gambe godendomi ogni centimetro della pelle, il contatto delle mie ginocchia con l’interno delle sue cosce è intenzionalmente sempre più diretto e netto , le gambe sono completamente e oscenamente allargate, con le mutandine ormai ridotte ad uno striminzito quanto inutile indumento, che copre appena una parte del pube e dal quale fuoriesce una morbidissima peluria, il mio cazzo, quando mi allungo per riprendere il massaggio dalla base del collo, tocca lievemente il suo monte di venere sempre più proteso verso di me, non posso fare a meno di immaginare quel corpo, che si concede senza pudore e senza freni e a quelle labbra che avvolgono il mio cazzo con voluttuosa e sapiente passione.
    
    Devo evitare qualunque contatto del mio glande con la sua pelle, non riuscirei ad evitare una eiaculazione ormai imminente e conseguente ineluttabile fine del “momento magico”.
    
    Improvvisamente l’atmosfera si rompe, le ragioni per cui ciò accade sono effettivamente inverosimili (ma, tristemente veri), Larissa ci chiama, uno dei ragazzi mentre dormiva è stato morsicato da un animale, ragionevolmente pensiamo tutti ad un cane, nel campeggio ne avevamo visti liberi almeno un paio, (incredibile ma vero, scopriremo poi che si è ...
    ... trattato di una volpe!). Facciamo appena in tempo a ricomporci.
    
    Il primo punto di soccorso è a circa trenta chilometri, non siamo automuniti, dunque occorre trovare un taxi , sono le due di notte, trovare un mezzo di trasporto, finisce per essere molto più complicato di quanto ci aspettassimo.
    
    Ma si sa la fortuna aiuta gli audaci, dopo una interminabile serie di telefonate, un mio collega a che vive a Aubenas (un paese non troppo distante), non so come riesce a trovarci un taxi.
    
    Alle tre siamo al pronto soccorso. L’emergenza è finalmente gestita. La nostra preoccupazione per la ipotetica profilassi antirabbica, (nel nostro immaginario è il vero importante rischio della situazione), viene del tutto cancellata, la notte dai medici del pronto soccorso e il giorno dopo dal centro di prevenzione di Lione il quale, comunicandoci che le infezioni da rabbia sono scomparse in Francia da qualche decennio, ci tranquillizza del tutto.
    
    Possiamo definitivamente rilassarci .
    
    E’ stata una notte ricchissima di emozioni.
    
    La giornata seguente è fantastica, noi “capi” siamo solo molto stanchi, di fatto abbiamo dormito tre ore, viviamo un giorno intenso.
    
    Io e Marie, incrociando fugacemente gli sguardi, ci parliamo in silenzio, non sappiamo e non vogliamo dare un senso alla nostra condotta, non ne siamo affatto orgogliosi, guardarci in faccia non è per niente facile, ma in una prima riunione mattutina, non perdiamo occasione di ribadire che la notte appena trascorsa è stata molto ...