1. Quella volta in campeggio (seconda parte)


    Data: 22/06/2019, Categorie: Prime Esperienze Autore: jill23, Fonte: Annunci69

    Quella volta in campeggio
    
    (seconda parte)
    
    L’atmosfera è veramente calda, nella tenda si respira un’aria di “proibito”, l’erotismo è palpabile, Marie è ormai al limite del controllo, gli occhi sono chiusi, si gode il momento. Sono inginocchiato davanti, si offre ai miei occhi in tutto il suo sensuale splendore, con le gambe aperte, seni scoperti, le mie ginocchia che toccano leggermente l’interno delle sue cosce, sento il suo fremito appena controllato e il respiro sempre più affannato, ricomincio a massaggiare lentamente partendo dal collo verso i seni e scendendo ritmicamente e lentamente sempre più giù verso la pancia.
    
    Sono estasiato, le sue mutandine, dal quale fuoriescono dei peli ribelli, coprono a malapena il pube, dicessi che mi manca il respiro non sarebbe del tutto una esagerazione.
    
    Una situazione cosi non era esattamente nei miei programmi.
    
    Quarta misura, seni sodi e al contempo morbidi e pastosi, appena abbronzati, che si abbandonano lievemente sui lati, ormai completamente unti, al tocco delle mie mani acquistano sempre di più una eccitata consistenza, non ho recenti ricordi di un momento cosi sensuale, inebriante e dal contenuto erotico di tale portata.
    
    Le mutandine ormai sono completamente bagnate, e non è solo l’olio con cui inevitabilmente vengono in contatto.
    
    La tentazione di toglierle del tutto è grande, non so se riesco a resistere.
    
    Mi viene in mente Bukowski, il quale scriveva “Io dico sempre alle donne che la faccia è la mia ...
    ... esperienza le mani sono la mia anima. Qualunque cosa pur di tirar giù quelle mutandine”.
    
    In altre circostanze mi verrebbe da sorridere.
    
    Mi sento un porco!
    
    Per consolarmi provo a fare un tentativo di ”erudita e nobile” lettura della situazione, (nella circostanza un po’ forzata, non un gran che ma, me la faccio andar bene), mi piace pensare che nell’abito delle due specie di pulsioni che interessano le persone io vivo quella erotica che tende a unire, piuttosto che la pulsione distruttiva che tende a dividere.
    
    Cosa non si pensa pur di trovare una qualche giustificazione alle proprie equivoche condotte!
    
    Occorre stare nei limiti che ci siamo tacitamente dati. Questo è il vero problema del momento.
    
    Sappiamo bene quanto effettivamente non si sia in “quei limiti”, ma fingerlo di esserci piace ad entrambi; contravvenendo a qualsiasi regola di buon senso, continuo a massaggiare soffermandomi sui seni, con movimento circolare, parto dal basso per soffermarmi, strizzandoli leggermente, sui capezzoli, che ormai hanno la consistenza di piccole ciliegie non del tutto mature, per poi scendere verso il basso ventre, arrivando sempre di più in prossimità del pube, sempre più proteso a ricevere un cazzo che non arriva.
    
    Siamo in estasi. Io lo sono sicuro, ma credo anche Marie.
    
    Il mio cazzo è ormai completamente fuori dal costume da bagno, Marie intenzionalmente non apre gli occhi, la nostra finzione continua.
    
    Deve continuare!
    
    Siamo ad un punto di non ritorno, abbiamo la ...
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