MEMORIE DI UN BANCARIO cap.1/2 GINA: Il nostro piacere
Data: 22/06/2019,
Categorie:
Etero
Autore: Anatole, Fonte: RaccontiMilu
... le ginocchia premute contro le sue spalle ma ora con le dita di entrambe le mani accarezzava la pelle ai lati del sesso, poi ne premette i lati. . . Il sesso si aprì come uno scrigno rivelando la carne rosa palpitante.
– Guardala caro. . . é tua!
Mi sollevai, Gina compiaciuta mi sorrideva, il viso inquadrato dalle gambe che le mani aperte sotto entrambe le cosce mantenevano alzate. I miei occhi indugiarono lungamente per imprimere nella mia mente la conturbante bellezza della sua intimità. Nessun pelo bordava le labbra gonfie della vulva che le lunghe dita tenevano aperta. In alto la cresta del clitoride scendeva ingrossandosi alla congiunzione delle labbra sottili e sporgenti fino all’apertura della vagina socchiusa, come a invitarmi ad entrare nel suo grembo.
Al di sotto le labbra si assottigliavano e si congiungevano in un tratto liscio e glabro dove iniziava il solco che divideva i tondi emisferi delle natiche aperte e . . . circondato a raggiera da corte pieghine vidi la gemma che avevo osato violare. A quella vista mi resi conto che non sarei mai stato sazio di una simile donna e ebbro di voluttà incollai le labbra al suo sesso.
– Ahhh. . . Amore, Oh si. . . siii!!!
Baciai il sesso di Gina con lo stesso ardore con il quale avevo baciato la sua bocca, frugandolo avidamente con la lingua e con le labbra, le orecchie piene dei suoi sospiri misti ad incitamenti osceni.
– Mhhh . . . che bello! Oh dai. . . Shhh. . . ah sai come baciarla. . . prendila, ...
... mordila. . . Ahhh così. . . sì. . . siii. Mhhh ti piace la mia fica? Oh si ancora. . . ancora, si! Ahhh. . .
A tratti le cosce si chiudevano sul mio viso imprigionandolo dolcemente. Oh com’era bello subire contro le guance la loro stretta mentre la mia lingua percorreva come un assetato il lungo taglio incurante delle sue grida, inebriato dal profumo delle carni che Gina continuava a mantenere aperte.
Muovevo la bocca lascivamente assaporando le carni lisce soffermandosi sul clitoride, succhiandolo mordendolo, mentre lei gemeva il suo piacere senza smettere di offrirsi.
Sentivo il pene più duro che mai, ma per me, niente era più importante del godimento di quella donna stupenda. La vulva, le cosce vicino al sesso erano viscide della mia saliva e sapevo che fra poco avrei bevuto il suo piacere, la mia lingua già percepiva i fremiti della vulva in calore, ancora poco e . . .
– Aspetta. . . non così!
Mi respinse con tanta fermezza che dovetti alzarmi. Anche lei si alzò, avvicinò una sedia e mi spinse su di essa facendomi divaricare le gambe. . . Guardò a lungo il membro pulsante, poi si chinò lentamente su di esso.
– Ohhh. . . cara. . . cara!
Non potei dire altro che già il glande era nella sua bocca. Provai un fremito che si trasformò in un sospiro di piacere. Le labbra di Gina scesero carezzevoli sul pene arrestandosi soltanto quando sentii il glande urtare il fondo della sua gola, la testa si sollevò liberando l’asta che apparve luccicante di saliva. Lei lo ...