MEMORIE DI UN BANCARIO cap.1/2 GINA: Il nostro piacere
Data: 22/06/2019,
Categorie:
Etero
Autore: Anatole, Fonte: RaccontiMilu
Dopo la guardai, ero veramente mortificato, mi scusai pregandola di perdonare la mia volgarità.
– Volevo godere con lei e non abusando di lei, capisce?
Il suo viso si illuminò, gettò le braccia al mio collo baciandomi con passione. Oh com’era caldo il suo corpo contro il mio, quando si staccò i suoi occhi luccicavano.
– Sciocco! Non sa che in amore non vi é nulla che non sia lecito fare? Appena ho capito che desiderava quella parte di me, ho voluto offrirgliela. . . E la prima volta che lo faccio sa? Era solo naturale che lei ne godesse e lei ne ha goduto, la smetta di fare i complimenti mentre il suo cazzo sta nuovamente diventando duro.
Entrati nella doccia aprì il rubinetto, prese la saponetta e incominciò ad insaponarmi il ventre, il pene, i testicoli coprendoli di schiuma, fece scorrere l’acqua e mi sciacquò accarezzandomi ancora, la verga nelle sue mani ebbe una contrazione di piacere. Cercai la sua bocca e mentre l’acqua scorrendo sui nostri corpi portava via le ultime tracce di sapone, le lingue si accarezzavano lascivamente nelle nostre bocche. Uscimmo dalla doccia e ci asciugammo frettolosamente guardandoci con desiderio infinito poi tenendoci per mano rientrammo nella sala. Gina piantò gli occhi verdi nei miei e chiese:
– Amore. . . e adesso?
– Vorrei baciarla. . . lei sa dove! Non dica di no . . . la prego!
Non disse nulla ma il suo sorriso fu per me la più dolce delle risposte. La feci sedere sul divano e mi inginocchiai di fronte a lei. Aprì ...
... di buon grado le gambe alla pressione delle mie mani lasciando che il mio sguardo si spingesse fra di esse ad esplorare sotto la macchia di peli umidi il sesso nudo.
– Caro. . . ti piace cosi? Chiese con voce esitante quasi temesse un rifiuto da parte mia. Senza rispondere sollevai prima una poi l’altra sua gamba poggiandole sulle mie spalle poi mi chinai per baciare l’interno delle cosce candide. Al contatto delle mie labbra Gina trasalì lasciandosi andare contro lo schienale.
– Oh sì. . . lo voglio!
Era liscia e profumata la pelle che baciavo muovendo le labbra lentamente lungo le meravigliose colonne di carne, sempre più su, incuneando il viso fra le calde cosce che baciavo perdutamente.
– Amore. . . é la mia passera che vuoi? E tua. . . puoi prenderla, baciarla. .
Schiacciai il naso nella carne umida, respirando il profumo particolare del sesso che la donna mi offriva e che sentivo morbido e aperto al mio desiderio. Voltando appena il capo leccai prima l’una poi l’altra piega deliziosa degli inguini.
– Ohh caro. . . mi piace quello che mi sta facendo! Aspetti. . .
Passò le braccia sotto le ginocchia e tirandole a se sollevò alte le gambe aprendole al massimo permettendo alla mia bocca di baciare l’interno delle cosce vicino alla vulva, dove la pelle é particolarmente soffice. Gina tratteneva il fiato in un’attesa che non voleva prolungare.
– Amore. . . non farmi aspettare. Ti prego. . .
Sollevai il capo, le braccia di Gina continuavano a tenere ...