1. Notizie in cronaca


    Data: 16/06/2019, Categorie: Dominazione / BDSM Etero Autore: Blubear, Fonte: RaccontiMilu

    Era all’uscita, staccò il telepass: meglio non far comparire in fattura che era passato di lì. Preferì usare quella vecchia tessera Viacard rimasta per anni in fondo al portaoggetti. Svoltò alla rotonda per immettersi sulla litoranea: ormai, con l’imbrunire non avrebbe avuto problemi, era solo questione di stabilire quante sarebbero state necessarie per avere una media accettabile. Ecco, il primo distributore’ si’ ok, come previsto: – Quant’&egrave?- e partì per la destinazione successiva. Il giro era quasi finito, doveva fare solo l’ultima verifica, mancavano ancora due ore allora del rientro e ci sarebbe voluta almeno un’ora per arrivare, comunque, anche passando dall’autostrada. Quarantacinque minuti’ forse aveva esagerato col pedale, ma voleva essere sicuro. Si, la sua macchina era ancora lì, al solito posto, parcheggi’ dietro l’isolato: più sicuro, meglio evitare il rischio che lei la vedesse.
    
    ‘Eccol’ come?! Addirittura!…’
    
    La sua mano alla nuca a tirarle i capelli per farle alzare il viso al cielo e stamparle la bocca sul collo, mentre l’altra si intrufolarva sotto lo spolverino, all’altezza della figa.
    
    ‘Schifosa bastarda!’ l’urlo che non uscì dalla sua mente, trattenuto come i suoi muscoli: non voleva rovinare tutto.
    
    Dieci minuti durò quel saluto, dieci minuti in quella strada deserta’ e alla fine vide quel gesto, quel aggrapparsi a lui, come se le gambe cedessero’
    
    ‘Lurida cagna! Hai goduto,eh!’
    
    La macchina partì, mentre lei si incammina veloce ...
    ... verso l’ingresso defilato della villetta: quello normalmente utilizzato dal personale e i mezzi della manutenzione.
    
    -Pronto?… Sì, sono io’ ce l’ha?… quanto dura?… tutta la notte?… va bene, me lo mandi’ si, si, domani può venire a recuperarle. Non ci saranno obiezioni!
    
    Chiuse la telefonata e aspettò. Aveva ancora un’ora prima dell’orario in cui normalmente finiva, più la mezz’ora di strada del rientro da attendere prima di poter rientrare a casa.
    
    ‘Ping-Ping’ ‘Eccolo’ vediamo un po’!’ Apr’ il file, era in bassa risoluzione, ma sufficientemente chiaro; lo mand’ in riproduzione x8, sarebbe finito per tempo, poi sarebbe rientrato in casa’ da lei.
    
    Apre la porta, non gli da il tempo di entrare, indossa solo il reggicalze e calze con la riga su sandali a zeppa dal tacco vertiginoso. Lo avvinghia al collo e gli stampa le labbra sulla bocca muovendosi furiosamente in cerca della sua lingua. Sembra invasata, lo brama’ le mani, febbrili, scendono ad armeggiare con la cintura e slacciare i pantaloni: ci &egrave riuscita, si inginocchia portando con sé anche il bordo dei boxer. Eccolo, davanti a lei, la bocca socchiusa inizia a sfiorare l’agognato scettro, scendendo verso i coglioni; ne aspira uno, succhiandolo delicatamente come fosse una ciliegia. La lingua esce, sottile, solo la punta a percorrere quell’asta a ritroso, finché le punte dei due organi si incontrano: lei ha il comando del suo piacere’ lei’ una mano a massaggiargli le palle mentre con il medio gli titilla l’ano, ...
«1234»