1. Evelina


    Data: 16/06/2019, Categorie: pulp, Autore: Vandal, Fonte: EroticiRacconti

    ... raggiunse
    
    “Ne vuole un po’ anche lei, ispettore?”
    
    “No, grazie, ho già mangiato”
    
    “Gliene taglio qualche fetta da portare a casa” sorrise Evelina
    
    “Evelina.. E’ proprio sicura che non ha sentito nulla? Visto nulla?”
    
    “Gliel’ho detto ispettore. Ero in doccia”
    
    “Lei crede che questo tizio che Osvaldo ha picchiato, vi abbia seguito e si sia vendicato?”
    
    “Certo che sì, deve essere andata così”
    
    “Ispettore, noi abbiamo finito” disse uno della scientifica
    
    “Arma del delitto?”
    
    “Stiamo cercando”
    
    “MM, buon” fece l’agente masticando un pezzo di stinco
    
    “Agente Carli, per favore”
    
    “Mi scusi ispettore ma, non avevo ancora mangiato..”
    
    “Ecco qua” disse Evelina porgendo le fette di stinco all’ispettore
    
    “Evelina. Com’erano i rapporti con Osvaldo?”
    
    Lei rimase interdetta per un attimo “Ottimi, direi”
    
    “Ci risulta che, begli ultimi tempi, l’Osvaldo si vedesse con un’altra donna”
    
    “Ma che assurdità” rise nervosa
    
    “Ho visto Osvaldo con un’altra donna, infilarsi in un camera di motel che io sto sorvegliando da qualche tempo. E credimi, non erano lì per discutere del tempo”
    
    Evelina non disse nulla. Qualcosa, dentro di lei, cominciò ad incrinarsi. Contò mentalmente fino a dieci “Io ero in doccia ispettore”
    
    “E quel tizio, vuoi farmi credere, che sia entrato in casa, abbia ucciso suo marito e risparmiato lei?”
    
    “Era con l’Osvaldo che aveva avuto ...
    ... discussione”
    
    “E Osvaldo avrebbe fatto entrare uno sconosciuto che, tra l’altro aveva appena picchiato e si sarebbe fatto uccidere così”
    
    Evelina si strinse nelle spalle
    
    “Vede Evelina, io penso che lei mi stia mentendo”
    
    “Ma cosa dice.. Io e l’Osvaldo..”
    
    “Io penso che lo abbia ucciso lei e che poi sia andata a farsi una doccia per lavarsi via il sangue dell’Osvaldo. Poi ci ha chiamato e ha intessuto il teatrino della vedova affranta”
    
    Evelina non disse niente. Si limitò a ripetere quanto aveva detto fino ad ora “Agatha Christie insegna che ci vogliono le prove non le ipotesi. E senza arma del delitto”
    
    “E’ una confessione?”
    
    “Se non ha altro da chiedermi, vorrei ritirarmi, ispettore” gli porse lo stinco
    
    Salito in macchina, l’ispettore si mise ad osservare lungamente Evelina che, dalla soglia di casa, li osservava a sua volta. La vide sorridere “Crede sia stata lei?” chiese l’agente Carli
    
    “Di certo non ci sta dicendo la verità”
    
    “Sul tizio aggredito e picchiato abbiamo una notifica dal pronto soccorso. Un clochard che ha rilasciato la dichiarazione di essere stato aggredito e picchiato da un tizio che corrisponde alla descrizione di Osvaldo. Lo andiamo ad arrestare?”
    
    “No, manda qualcuno a raccogliere la deposizione” guardò ancora una volta Evelina. Poi, mise in moto e si allontanò
    
    Evelina sorrise e rientrò in casa. L’arma del delitto “Era molto buona” 
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